«Al Governo non c’è posto per la famiglia!»

Crescono le pressioni attorno al Governo, per ottenere la nomina di un delegato alle Politiche per la Famiglia. È fresco di pubblicazione, 29 novembre 2011, il comunicato del Forum delle Associazioni Familiari presieduto da Francesco Belletti, che sollecita il primo ministro Mario Monti a porre la famiglia al centro dell’interesse esecutivo. Il Forum denuncia l’assenza di un responsabile direttamente incaricato dal Governo e propone di inserire al più presto in agenda una rapida ridiscussione del Piano nazionale per la Famiglia, assieme alla disamina di strumenti fiscali, come il Fattore Famiglia, capaci di alleggerire il carico attualmente sopportato dalle coppie con figli.

«Forte delusione delle Associazioni familiari», protesta il Forum: «Chiediamo che la famiglia sia considerata come una risorsa essenziale del paese, non come un costo sociale o assistenziale». Il Forum inoltra al neo-presidente Monti la richiesta di un urgente incontro, al fine di concludere il nuovo patto con la famiglia.

Di seguito pubblichiamo integralmente il Comunicato del Forum. 

29 Novembre 2011

AL GOVERNO NON C’È POSTO PER LA FAMIGLIA

«Forte è la delusione delle associazioni familiari nel vedere che la famiglia non merita, per questo governo, l’esplicitazione di una delega specifica, di un responsabile che ne curi la condizione» afferma Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari. «Il governo Prodi aveva un ministro per la Famiglia; il  governo Berlusconi aveva un sottosegretario per le politiche familiari. Il governo Monti: niente.

«Eppure è chiaro agli occhi di tutti – politici e tecnici! – che, senza la protezione assicurata dalle famiglie, la crisi avrebbe avuto un impatto devastante sulla vita delle persone e del sistema Paese. Senza il risparmio delle famiglie, dove sarebbe oggi la tenuta finanziaria ed economica del Paese? Senza la solidarietà familiare, chi avrebbe garantito protezione ai giovani che non riescono ad entrare nel mercato del lavoro, alle donne espulse dal lavoro, alle persone fragili cui vengono tagliate risorse e servizi? E come si fa chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie, senza tenerle in considerazione? Non si esce dalla crisi senza una rinnovata alleanza con la famiglia.

«Per questo rinnoviamo al presidente Monti la richiesta di un urgente incontro, già contenuta in una lettera che, nei giorni scorsi, avanzava anche tre richieste specifiche:

–         l’esplicitazione di una delega per la famiglia; su questa scelta crediamo ci sia ancora tempo per dare un segnale positivo;

–         la discussione, e l’eventuale approvazione, del Piano nazionale per la famiglia, elaborato all’Osservatorio nazionale della famiglia a partire dalla Conferenza di Milano 2010;

–         l’adozione del FattoreFamiglia per dare equità “a misura di famiglia” a tutte le prossime azioni di contrasto della crisi. Con il FattoreFamiglia si potrà evitare che nelle manovre fiscali in fase di programmazione, nella revisione della spesa sociale, nelle nuove tariffe dei servizi locali, le famiglie con carichi familiari siano quelle più penalizzate, come è successo fino ad oggi.

«Rinnoviamo quindi una sollecitazione forte alla sensibilità personale di Monti e di tutti i membri del governo, restando a disposizione per sostenere il grande sforzo che il Paese tutto insieme dovrà affrontare in questi giorni» conclude Belletti. «Le famiglie sono pronte, ma vogliono essere protagoniste: occorre considerarle coma una risorsa su cui investire e con cui dialogare, non come un soggetto da assistere».

Il Forum delle Associazioni Familiari