Abbiamo ricevuto un decreto vincolato: possiamo adottare con voi?

Cara Ai.Bi.,

siamo un’aspirante coppia adottiva 48enne che si è vista assegnare dal Tribunale per i Minorenni del Veneto un decreto vincolato. Inizialmente esso prevedeva il vincolo che il nostro futuro figlio avesse al massimo 6 anni al momento dell’ingresso in Italia: un tale provvedimento avrebbe reso di fatto impossibile l’adozione. Qualche tempo dopo, il Tribunale ha rivisto il decreto, concedendo un’estensione: il vincolo è stato riformulato secondo il principio dei “6 anni al momento dell’abbinamento”, invece che al momento dell’ingresso in Italia.

Purtroppo sia l’ente presso il quale avevamo seguito i corsi obbligatori per la richiesta di adozione che quello a cui ci siamo rivolti successivamente ci hanno comunicato che, in presenza di tale decreto, per noi sarebbe impossibile adottare con loro. A questo punto abbiamo pensato di rivolgerci a voi: nella nostra situazione, è possibile adottare con Ai.Bi.?

Grazie,

Enrica e Domenico

 

ireneCari amici,

la vostra situazione è purtroppo comune a molte famiglie venete, “vittime” dei decreti vincolati emessi dal Tribunale per i Minorenni. Mi spiace davvero dovervi comunicare che, nonostante “l’estensione” ottenuta dal Tribunale, purtroppo non ci sono, per noi, possibilità di aiutarvi a realizzare l’adozione con il nostro ente. Nei Paesi in cui operiamo, infatti, non possiamo avere alcuna certezza di riuscire a concludere felicemente un’adozione dovendo fare i conti con un decreto vincolato come il vostro.

La limitazione che esso impone è davvero forte anche per poter pensare di dare avvio a un iter adottivo. Quest’ultimo, infatti, ha dei tempi tecnici che non permettono di rispettare i parametri stabiliti dal decreto. L’unica cosa che potreste fare, a questo punto, è rivolgervi a un ente che opera in Paesi in cui, eventualmente, i tempi di adozione siano così brevi da potervi assicurare che l’abbinamento  avvenga prima del compimento dei 6 anni da parte del bambino.

I decreti vincolati, a nostro parere, contengono delle vere discriminazioni. La legge sulle adozioni, la numero 184/1983 e le sue successive modificazioni, prevede che “il diritto del minore a vivere, crescere ed essere educato nell’ambito di una famiglia” sia “assicurato senza distinzione di sesso, etnia, ETA’, lingua, religione”. Invece, questi provvedimenti vanno contro anche al semplice principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione che si riferisce alle “condizioni personali”, tra le quali rientra evidentemente anche l’età della persona.

I decreti vincolati, inoltre, vengono giustificati con la necessità di evitare i fallimenti adottivi che, a quanto pare, avvengono principalmente con bambini un po’ più grandi. Su questo aspetto, però, le perplessità sono molte. Innanzitutto, i fallimenti adottivi riguardano solo una percentuale irrisoria delle adozioni realizzate. E poi, se è vero che si verificano prevalentemente in età adolescenziale, questo prescinde dall’età in cui un bambino viene adottato, potendo avvenire anche con minori accolti da piccolissimi. I decreti vincolati, quindi, finiscono da un lato per sprecare le risorse rappresentate da molte famiglie come la vostra, disposte all’adozione, e dall’altro per lasciare in istituto molti bambini che, senza tali provvedimenti, potrebbero essere accolti da una nuova famiglia.

Rimane comunque, da parte nostra, la speranza che possiate ugualmente diventare genitori adottivi!

Un caro saluto,

Irene Bertuzzi

Adozioni internazionali di Ai.Bi.