Adozioni internazionali: i coordinamenti degli Enti Autorizzati non hanno più senso

Con un comunicato di martedì 7 marzo Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini ha reso pubblica la sua uscita da Oltre l’adozione, coordinamento di enti autorizzati per la sussidiarietà dell’adozione internazionale. Il comunicato porta la firma del presidente di Ai.Bi., Marco Griffini.

«Il periodo di riflessione – esordisce Griffini nel comunicato –, iniziato con la sospensione dell’associazione che rappresento da questo coordinamento, ci ha infatti confermato il definitivo fallimento del tentativo di arrivare a una efficace rappresentanza degli enti attraverso i coordinamenti.
A mio avviso tali strumenti, oltre a non essere più rappresentativi, raccogliendo al loro interno meno della metà degli enti e delle adozioni effettuate, sono ormai un fattore di confusione e non di semplificazione del sistema, come anche la recente vicenda della ricerca della Bocconi e dell’uso che i coordinamenti hanno inteso farne ha palesemente dimostrato.
Nella speranza di potere in futuro ritrovarci insieme di fronte alle tante minacce che incombono sul sistema dell’adozione internazionale e che richiedono il coraggio di soluzioni realmente innovative, vi porgo cordiali saluti».

Oggi il problema non è escogitare una migliore rappresentanza degli Enti Autorizzati, ma modificare radicalmente il sistema degli stessi, anche allo scopo di trovare soluzioni intelligenti che, potenziando l’efficienza, la trasparenza e la qualità del servizio, permettano l’abbattimento dei costi fino alla gratuità.