Adozioni internazionali, colloqui tra l’UE e la Romania

Questa mattina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per le adozioni internazionali, Carlo Giovanardi, ascoltato dalla Commissione bicamerale per l’infanzia ha ricordato che la Romania è nell’Ue e che quindi “potrebbe collaborare” con i paesi europei per “sbloccare” e rivedere la sua posizione sulle adozioni internazionali dove, di fatto, è in vigore un blocco dal 2001.

Per Giovanardi, sarebbe il caso di chiedere a questo paese di “sbloccare la situazione, di collaborare” con i paesi europei: “lo ha fatto la Russia – ha affermato – non vedo perchè non possa farlo la Romania. Sarebbe interessante che lo facesse, e non è un’offesa chiederglielo”. Tenuto conto che “l’adozione è una soluzione di fronte al degrado” in cui vivono i minori. “Nessuno deve esimersi da chiedere ciò alla Romania, si tratta – ha osservato – di farle un discorso franco e chiedere perchè non accetta la riapertura delle adozioni. Sarebbe anche un modo per questo paese di mettersi in buona luce ed evitare che si parli di Romania solo per i rom e gli stupri”.

Giovanardi ha poi reso noto di aver avuto contatti con esponenti del governo romeno e di aver sottolineato la necessità di avviare una riflessione sul tema. Ha inoltre detto di aver loro segnalato il caso di una coppia italiana che ha adottato una bambina romena che nel paese di origine ha ancora una sorellina handicappata e che sarebbe disponibile ad adottarla e che però “non ci riesce”.

fonte: l’occidenatale