Adozioni internazionali: richiesta la riconferma di Daniela Bacchetta alla vice presidenza della CAI

daniela_bacchettanAdozioni internazionali: serve continuità nei rapporti tra l’Italia e i Paesi d’origine dei bambini abbandonati. E’ questa la premessa all’appello che i più importanti enti autorizzati alle adozioni internazionali hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e al Ministro per l’Integrazione,  Cécile Kyenge. Quest’ultima anche in qualità di presidente della Commissione adozioni internazionali.

L’appello chiede espressamente che l’attuale vice presidente della Cai, Daniela Bacchetta,  venga riconfermata nel suo ruolo, in scadenza a breve. Gli enti autorizzati sperano che nonostante «gli attuali vincoli regolamentari, il sistema italiano delle adozioni internazionali continui ad avvalersi delle lodevoli capacità professionali con le quali la dottoressa Bacchetta sta assolvendo alla sua delicata funzione». 

Ma come evidenziano  gli enti autorizzati, le adozioni internazionali richiedono una collaborazione continua tra tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti: autorità straniere, Tribunali per i minorenni, Regioni, servizi territoriali ed enti autorizzati. Infatti continua l’appello: «In questo contesto così delicato si sottolinea la necessità di assicurare continuità nella gestione delle azioni strategiche, affinchè il sistema delle adozioni internazionali, in difficoltà anche a causa della crisi economica che sta attraversando il nostro Paese, possa continuare a are delle risposte concrete ai bambini e alle famiglie in attesa».

Tra gli enti  firmatari figurano: l’Arai-Piemonte, Ai.Bi., Aipa , Anpas, Arcobaleno, I Cinque Pani, Il Centro Aiuti per l’Etiopia, Ciai, Cifa, Emme emme, Fondazione Raphael, Naaa, Nova, Spai e le associazioni del coordinamento ‘Oltre l’Adozione’.

Nella lettera viene  sottolineato che, nonostante il 2012 sia  stato l’anno orribilis per le adozioni internazionali, con un calo vertiginoso del numero di adozioni realizzate, -22%, l’Italia continua ad essere il primo Paese europeo di accoglienza di minori stranieri. 

Di qui l’invio a che tutti i protagonisti cooperino per accompagnare e sostenere gli aspiranti genitori nelle varie fasi del procedimento adottivo, nell’ interesse primario dei bambini in stato di abbandono. Condizioni che rischiano di saltare qualora le competenze della dottoressa Bacchetta esaurisse il suo mandato.