Adozioni internazionali, verso la nuova legge: Enti autorizzati, qual è il numero ideale? Nuovo sondaggio

Enti in sovrannumero è uguale a poca trasparenza e troppi costi. AiBi News propone un nuovo sondaggio sul numero ideale di Enti Autorizzati in Italia.

Ammonita su questo argomento dal Comitato per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ONU il 6 ottobre scorso, l’Italia infatti continua a restare indifferente al suo troppo grande e disorganizzato numero di enti autorizzati all’adozione internazionale. Recenti ricerche dell’Università Bocconi hanno dato ragione agli avvertimenti lanciati in questo senso da Ai.Bi. negli ultimi anni. Inoltre, anche altri Enti autorizzati hanno unito la loro voce sulla questione del sovrannumero e sul problema dell’efficienza (vedi la nota del CIAI, Centro italiano aiuti all’infanzia, del 2 marzo scorso: 11 enti italiani su 66 hanno realizzato il 45% delle adozioni internazionali del 2011).

In alcuni sondaggi Ai.Bi. News ha sviscerato i difetti del sistema Italia, mettendo in chiaro le ragioni della dura reprimenda ONU, che consistono nella mancanza di un monitoraggio cadenzato da parte dell’autorità centrale e nelle poche garanzie di trasparenza. Unico caso europeo, l’Italia ha autorizzato quasi 70 enti all’adozione internazionale: in Francia, Germania e Gran Bretagna il numero va invece da un minimo di 10 a un massimo di 30 (la Francia ne ha autorizzati 34, la Germania 12, la Gran Bretagna 10).

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