Alla ricerca di un porto sicuro

Messina-20150326-00716Per accogliere al meglio i minori stranieri non accompagnati o i nuclei fragili di mamma bambino che arrivano sulle nostre coste abbiamo bisogno, senza dubbio, di un “porto sicuro”.

Ad offrire quest’attracco, senza se e senza ma, a Messina sono state le Suore  Figlie di Maria Immacolata le quali hanno risposto all’appello di Papa Francesco rivolto agli istituti religiosi “Aprite le porte ai migranti. I conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi. Ma sono edifici che devono servire per accogliere i rifugiati e i bisognosi d’aiuto”.

Uno scossone quello del Santo Padre, che richiama l’attenzione di tutti.

A rispondere  “Eccoci”,  le “immacolatine”, come le chiamiamo tutti con filiale affetto, offrendo in comodato d’uso gratuito per ben 5 anni ad Amici dei Bambini  i locali del quartiere di Camaro . Hanno scelto di farlo senza clamore, in punta di piedi, sfoderando ogni volta il più bel sorriso accogliente della madre generale, Scolastica Sestito e della madre superiora di Messina,  Suor Angela Fazio che ci ha fatto sentire tutti mai ospiti ma parte integrante di una famiglia.

Per 6 mesi, l’ex convento si è trasformato in Casa Mosè, rifugio per i minori africani. Un rifugio purtroppo messo a repentaglio dalle istituzioni che hanno portato alla chiusura del centro per la totale mancanza di fondi per il sostentamento.

Tuttavia nonostante l’abbandono delle istituzioni,  grazie all’aiuto dell’intero quartiere, Casa Mosè rivive sotto un’altra forma, quella della formazione e sensibilizzazione per l’accoglienza familiare.

Si perché la famiglia è “Chiesa domestica” e per questo ai nostri ragazzi non possiamo offrire di meglio che il calore familiare. Al via dunque, grazie al privato sociale, Il Pan di Zucchero di Messina, un centro servizi per la famiglia rivolto a favorire l’inclusione sociale dei misna, prevenire le forme di devianza grazie al coinvolgimento di alcune famiglie di riferimento nel loro percorso di inserimento educativo e relazionale, donare spazi per le attività luidiche ed educative .

La Madre generale dell’ordine, Suor Scolastica, si mostra felice per il nuovo progettoDa sempre la nostra speranza è stata di riuscire a coinvolgere le famiglie del quartiere in grandi progetti, in quanto nonostante il bisogno hanno sempre dimostrato grande generosità e ospitalità.  Il nostro carisma- prosegue– è servire con amore e dedizione Dio nei fratelli. Le nostre opere si rivolgono alla infanzia e alla gioventù svantaggiata.”

D’altronde anche il neo Cardinale, Franco Montenegro già  presidente della Fondazione Migrantes intervenuto martedì 24 marzo, al dibattito sulle migrazioni promosso dal Consiglio d’Europa nell’ambito della 28esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali ha definito le migrazioni come la “grande sfida umana per l’Europa”. “Non si può abbassare la guardia sulle nuove fragilità e sulla povertà degli immigrati” ha dichiarato.

Il cardinale di Agrigento subito dopo la sua nomina ha voluto sottolineare di essere “il vescovo di tutti, anche dei Migranti” e lo dimostra da sempre, fin da quando era un “semplice” prete al servizio del prossimo.

Ed è questa la Chiesa che ci piace e che sosteniamo, la Chiesa che Accoglie  e che Ama.

Per ringraziarLa domenica prossima, sarà celebrata la Benedizione delle Palme, proprio innanzi il Pan di Zucchero. I bambini in questi giorni sono all’opera nel realizzare bigliettini augurali da legare ai rametti di ulivo e di palma benedetti, per conservarli quali simbolo di pace, da donare alle famiglie del quartiere.

Dinah Caminiti

Responsabile Progetto BAM Sicilia

In questo particolare momento di emergenza, chiediamo ai nostri sostenitori e ai nostri lettori di aderire alla nostra campagna “Bambini in alto mare”, attivando un Sostegno a Distanza per garantire la giusta accoglienza di queste persone che scappano dalle minacce che scaturiscono dalle guerre presenti nei loro territori.