Bolzano. Con la Festa di Natale, fiabe e musica per abbracciare tutti i bambini del mondo

babbo-natale-con-bambinoA Bolzano è già Natale e Amici dei Bambini si prepara a festeggiarlo insieme a tutte le famiglie accoglienti. Nel pomeriggio di sabato 28 novembre, la sede dell’associazione “Maria Heim” ospiterà la festa di Natale organizzata dalla sede bolzanina di Ai.Bi.  a cui sono invitati genitori e figli adottivi e affidatari. L’appuntamento è per le ore 15.30 in via Novacella 5.

Sarà una giornata all’insegna delle belle storie e della musica delle tradizioni orientali, africane e sudamericane, con cui idealmente si abbracceranno tutti i bambini del mondo. Ad animare la festa, infatti, ci penseranno Maria Pia Bazzacco con una lettura animata di alcune fiabe orientali, il coro gospel “Le voci del trionfo” in omaggio ai canti africani e il gruppo percussionistico Sis-Samba che proporrà le tipiche melodie sudamericane.

La festa di Natale, come appuntamento di fine anno, sarà anche l’occasione per presentare le attività svolte da Ai.Bi. Bolzano nel corso del 2015 e i progetti per il 2016. Sul fronte delle adozioni internazionali sono 7 i minori stranieri accolti con Ai.Bi. da famiglie del Trentino Alto Adige nel corso dei primi 11 mesi del 2015 e altri 2 arriveranno entro la fine dell’anno. Al contempo si è potenziato il post-adozione e sono stati ottenuti diversi finanziamenti per i progetti di cooperazione. La Provincia Autonoma di Bolzano ha supportato gli interventi per l’emergenza in Siria e in Nepal, mentre il Comune del capoluogo altoatesino ha sostenuto il progetto dedicato agli asili in Cambogia. Sempre nel 2015 Ai.Bi. ha creato lo spazio giochi per i piccoli profughi in transito dall’Alto Adige.

Per il 2016, invece, Ai.Bi. Bolzano è pronta a potenziare il sostegno per le mamme in difficoltà con bambini nell’ambito della campagna Fame di Mamma e ad avviare concretamente il progetto centrato sulla figura dell’intermediario sociale. Quest’ultimo nasce dalla consapevolezza che a volte i figli adottivi si trovano a dover affrontare problemi relazionali in famiglia, a scuola o – quando crescono – al lavoro: hanno bisogno quindi di una persona, l’intermediario sociale appunto, che li “prenda per mano” e li accompagni nel mondo degli adulti.