Bolzano, il 5 novembre l’open day di Ai.Bi. sull’adozione internazionale: famiglie senza frontiere per una vera cultura dell’accoglienza

famiglie-aibiL’accoglienza non ha frontiere. A dimostrarlo ci sono le storie dei genitori e dei figli adottivi e l’esperienza degli operatori di Amici dei Bambini in Alto Adige. Non a caso sarà proprio “Famiglie senza frontiere. Per una cultura dell’accoglienza e dell’adozione” il titolo dell’open day sul tema delle adozioni internazionali che si svolgerà a Bolzano sabato 5 novembre. L’appuntamento è organizzato dalla sede locale di Ai.Bi., con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige, e proporrà una serie di momenti che, tra testimonianze delle famiglie e interventi degli “addetti ai lavori”, presenterà la realtà dell’adozione analizzata dai diversi punti di vista.

L’appuntamento è per le ore 15 in piazza Parrocchia, 24. Ad aprire il pomeriggio dedicato al tema dell’accoglienza in famiglia dei bambini  abbandonati  sarà l’avvocato Paola Cozza, referente della sede Ai.Bi. del Trentino Alto Adige che spiegherà che cosa voglia dire “Adottare oggi: dati, analisi e prospettive”, con un’analisi a livello nazionale, ma soprattutto un focus particolare sulla realtà regionale.

Seguirà l’intervento della dottoressa Elisa Sciommarello, psicologa e psicoterapeuta, che illustrerà le peculiarità dell’“Essere famiglia nell’adozione”.

A intervallare le due relazioni più tecniche sarà la proiezione del cortometraggio “Sulla poltrona del Papa”, opera prima alla regia dell’attrice Cristiana Capotondi che vede nel ruolo di protagonista un bambino di origine colombiana adottato in Italia proprio con Amici dei Bambini.

Spazio quindi alla parte più emotiva dell’open day, quando i presenti potranno ascoltare e confrontarsi con le testimonianze di chi ha già felicemente completato il percorso dell’adozione internazionale. Con “Quattro salti nell’adozione”, altrettante coppie racconteranno le proprie esperienze di accoglienza nei più diversi angoli del mondo: dal Cile alla Romania, dal Kenya alla Cina.

Dopo il dibattito in cui le famiglie presenti potranno porre domande e soddisfare le  proprie curiosità sul tema dell’adozione, la giornata si concluderà con una seconda proiezione: quella del video “Uno+uno+uno” che racconterà per immagini l’emozione dell’incontro con il proprio figlio venuto da lontano.