Claudia Koll. “L’esperienza dell’affido mi ha fatto capire che voglio fare la mamma”

kol-2Aveva detto addio ai riflettori per dedicarsi a un percorso spirituale. Una vera e propria conversione. Ma Claudia Koll non ha intenzione di prendere i voti, per lei c’è un ruolo ancora più importante: quello di mamma.

Alla base della sua decisione di vita, l’avere provato cosa voglia dire avere un figlio, anche se in affido.  Jean Marie ha 23 anni, arriva dal Burundi e di lui si prende cura da 5 anni l’attrice che racconta la sua esperienza di mamma affidataria.

“Prendere i voti significherebbe entrare in un convento e questo mi allontanerebbe da Jean Marie, il ragazzo che ho preso in affidamento cinque anni fa”. Jean Marie quando è arrivato in Italia aveva problemi di salute: “Era malato – spiega la Koll – aveva bisogno di un trapianto di reni e l’ho portato in Italia. Siamo molto uniti, gli sono sempre stata vicino, come una seconda mamma”.

Ora Jean Marie sta meglio ma è sempre sotto controllo. “Vive con me – racconta la Koll -, ha studiato qui e ha la sua compagnia di amici con i quali esce spesso la sera. Sono apprensiva, pretendo che mi avvisi se ritarda o non torna per cena”.

Insomma, Claudia Koll è e si comporta come una mamma a tutti gli effetti: come ogni madre si preoccupa per quello che considera a tutti gli effetti suo figlio.

Un amore, quello per Jean Marie, arrivato dopo il suo avvicinamento alla fede cattolica che l’ha portata a dire addio alle luci della ribalta per dedicarsi a un percorso spirituale e interpretare ruoli in film e produzioni legati al tema religioso.

Per il passato, non ha nessun rimpianto: “la mia vita non aveva più senso. Avevo il successo, la bellezza e i soldi, ma ero chiusa nel mio egoismo”.  Oltre ad essere una mamma premurosa, la Koll non abbandona affatto il suo lavoro e a progetti artistici che “mi permettano di ampliare il mio impegno nelle associazioni benefiche e di aiutare i miei ragazzi dell’accademia”.

Fonte: http://www.today.it/