Combattere il bullismo nei centri di accoglienza per bambini. Un progetto “Made in Ai.Bi.” finanziato dal programma europeo Daphne

Contribuire alla prevenzione e alla lotta contro il bullismo nei centri per minori e prendere in gestione i casi più delicati

AiBi contro il BullismoQuesto lo scopo del progetto transnazionale “BIC- Bullying in Institutional Care”, finanziato dall’Ue nell’ambito del programma Daphne,che vede come Ente capofila Ai.Bi. Amici dei Bambini. Lo scopo del progetto, entrato nel vivo il 12 gennaio 2016, è rendere i centri e gli istituti per minori di Italia, Francia, Grecia, Romania e Bulgaria, luoghi più sicuri.

Il programma BIC, si fonda su tre pilastri: personalizzazione del servizio con la definizione di una metodologia valida anti-bullismo per tutti i tipi di ambienti;  miglioramento delle competenze del personale al fine di raggiungere una profonda comprensione dei vantaggi di un approccio non coercitivo nella gestione concreta di situazioni di bullismo e  responsabilizzazione dei bambini ospiti dei centri con l’intenzione di attivare percorsi interni di “mutuo-aiuto” fra pari.

Il programma, che avrà una durata iniziale di 2 anni, prevede la formazione di 475 esperti e si rivolge a circa 600 bambini. Un team di operatori ed esperti per ogni Paese parteciperanno al Master Kiva in Finlandia e saranno formati sui nuovi metodi di BIC specifici: diventeranno  così a loro volta formatori del personale ad hoc: insegnanti, funzionari e professionisti che operano nel settore delle centri per minori.

E’ prevista, inoltre, una massiccia campagna di sensibilizzazione nelle scuole dei vari Paesi coinvolti attraverso dei seminari ‘peer to peer’ rivolti a oltre 2 mila studenti. I rappresentanti di 10 Associazioni internazionali dei care-leavers saranno sensibilizzati sul programma e durante l’incontro annuale “Settimana di studio e formazione delle famiglie di Amici dei bambini”, sperimenteranno il metodo al fine di diffonderlo ulteriormente nel loro Paese.