Dalla Colombia alla Siria: il giro del mondo in uno zaino

siria giocattoliCreare empatia,  solidarietà e condividere quei momenti di gioia…a distanza che solo i giocattoli possono dare. Simboli di pace e di vicinanza in grado di superare le barriere tra un Paese e un altro. Ma soprattutto simboli di innocenza considerato che ad essere i “mandanti” sono i bambini che pensano ad altri bambini, meno fortunati di loro perché vivono sotto le bombe. Come i siriani.

Questo lo spirito dell’iniziativa “Il giro del mondo in uno zaino,” promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e che coinvolge i bambini di dieci Paesi americani.  Ad essere protagonista è infatti uno zaino che ha iniziato il suo viaggio intorno al mondo, lo scorso 20 giugno da Bogotà, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, per arrivare in Venezuela, Argentina, Brasile,  Messico e  Stati Uniti e “tagliare il traguardo” ad ottobre prossimo nel campo profughi in Giordania, dove il suo contenuto sarà distribuito ai bambini siriani. Già perché lo zaino, nei suoi tour da un Paese all’altro, potrà essere riempito dai bambini americani di giocattoli, messaggi, disegni e oggetti di artigianato dedicati ai loro coetanei siriani.

Lo scopo della campagna è di sensibilizzare sullo status del rifugiato e degli sfollati e sul perché hanno bisogno del nostro sostegno. L’idea è quella di collegare “i bambini rifugiati e i bambini sfollati –  spiega il rappresentante dell’UNHCR in Colombia, Stephane Jaquemet – che vivono situazioni di vulnerabilità e creare empatia, solidarietà e condividere i momenti di gioia che possono dare i giochi”. La campagna consentirà, così, al pubblico di ‘guardare’ gli sfollati e i rifugiati attraverso gli occhi ingenui dei bambini, con la loro spontaneità e generosità.

Font: http://www.semana.com/