Diecimila firme consegnate in Parlamento per togliere il tetto al 5 per mille

sappiatelo-4511La campagna #Sappiatelo è approdata finalmente in Parlamento. Le diecimila firme raccolte dal magazine Vita e dai rappresentanti delle più importanti organizzazioni non profit per chiedere la stabilizzazione del 5 per mille sono state consegnate lunedì 4 novembre alla Camera dei Deputati agli onorevoli Edoardo Patriarca e Paolo Beni, coordinatori dell’Intergruppo parlamentare per il Terzo Settore.

«Le firme e le storie raccolte in queste settimane – ha sottolineato Riccardo Bonacina, direttore editoriale di Vita, che ha personalmente consegnato a mano le firme – sono una testimonianza dell’indignazione suscitata dal comportamento di uno Stato che non ha finora mantenuto la promessa di stabilizzare una misura attraverso cui si esprime la libera scelta di sostenere le organizzazioni del Terzo settore; che mettendo un tetto a quanto i cittadini possono donare ne limita la libertà di scelta, in barba al tanto declamato principio di sussidiarietà; e che in più, di nascosto, ha sottratto una parte di queste risorse, 172 milioni in due anni, destinandole ad altri impieghi».

Anche Amici dei Bambini ha firmato e sostenuto la petizione di Vita, che continua oggi con maggiore slancio la propria raccolta anche perché nella legge di stabilità annunciata dal governo è presente ancora una volta un tetto massimo di raccolta, che per il 2014 è stato addirittura abbassato a soli 380 milioni di euro. Un vero e proprio colpo basso inferto alla generosità dei contribuenti e alle casse delle associazioni, e che vista la sempre crescente adesione degli italiani al 5 per mille rischia di trasformarlo in un 3 per mille.

«Un ulteriore taglio che non possiamo accettare – ha ribadito l’onorevole Patriarca. Nei giorni scorsi abbiamo depositato una proposta di legge con cui chiediamo la stabilizzazione del 5 per mille con l’adozione di una legge ordinaria. Attendiamo che venga inserita nel calendario dei lavori parlamentari. Nel frattempo continueremo a fare pressione affinché venga rimosso il tetto e garantita la più ampia libertà di scelta a cittadini».

«Si tratta di trovare una copertura per poco più di 80 milioni di euro non mi sembra un obiettivo irrealizzabile nonostante la difficoltà di tenere in equilibrio il bilancio dello Stato», gli ha fatto eco l’onorevole Beni. «Quella del 5 per mille è una delle più clamorose e lampanti violazioni dello Stato nel rapporto fiduciario con i cittadini».

 

 Fonte: Vita