Dove finiscono i minori stranieri che scappano dai centri?

bambini scomparsiI numeri sono da bollettino di guerra: 11.615 minori scomparsi nel nulla negli ultimi 4 decenni, quasi tutti stranieri (9.998). Se quasi la metà si è allontanata da un istituto di accoglienza, un migliaio è fuggito volontariamente e circa 300 sono stati sottratti da uno dei genitori, in più di 5mila casi le cause della scomparsa sono rimaste sconosciute.

La situazione più drammatica riguarda i minori stranieri non accompagnati, come testimonia la relazione 2012 del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. “Sono 3.524 – si legge nella relazione – i minori stranieri non accompagnati che scappano con destinazione il centro e il nord Europa. Tanti, invece, finiscono nelle maglie della criminalità organizzata”.

La quasi totalità di loro sbarca senza documenti e identificarli è molto complesso. Di conseguenza, se scappano da un centro di accoglienza, rintracciarli diventa quasi impossibile. Da Paese di transito verso un futuro migliore, troppo spesso l’Italia diventa una terra di passaggio verso un destino amaro. “Tanti minori sbarcano sulle nostre coste – afferma l’attuale commissario Vittorio Piscitellie poi perdono i contatti sia con la famiglia d’origine che con i parenti che li aspettavano. Non tutti arrivano dove volevano”. Di loro si perde ogni traccia, come se finissero in un buco nero. Potrebbero finire nelle mani dei trafficanti di uomini o di gruppi di pedofili oppure essere assoldati dai clan criminali o ancora restare vittime del traffico di organi. “I piccoli stranieri – dice Piscitelli – sono i più vulnerabili perché si adescano facilmente”. Gli investigatori non trascurano nulla, ma in quel buco nero è certamente difficile riuscire a indagare.

La psicologa Maria Rosa Dominici è stata per 20 anni giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Bologna. Le sue testimonianze sono drammatiche. “L’Italia è un Paese di passaggio – conferma –: ci sono organizzazioni criminali che prendono i bambini e li portano via. Alcuni anni fa emersero indizi che portavano a un giro di pedofili in Belgio”. La Dominici parla anche dei “bambini invisibili”, mai registrati all’anagrafe. Sono i figli delle prostitute, che permettono ai protettori di trarre un ulteriore guadagno oltre a quello derivante dallo sfruttamento delle loro madri. Su di loro si basa un vero e proprio mercato che offre neonati alle coppie. “Mi capitò il caso di una bambina albanese – racconta la Dominici – venduta a una professionista che, quando la piccola compì i 13 anni, la cacciò in strada. La trovammo a Pescara e finì in una comunità sotto protezione”.

Secondo il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, al 30 giugno 2013, le persone scomparse di età inferiore ai 18 anni erano 728: 155 italiane e 573 straniere. Di esse, 177 hanno tra gli 11 e i 14 anni e 74 sono minori di 10 anni.

 

Fonte: Avvenire (23 aprile 2014)