figli a rischio, la soluzione per lasciarli con la mamma si chiama Family House

Festa della mamma: una festa universale

“La festa della mamma è il mio giorno preferito, e lo vivo come una “festa dei figli”, con immensa gratitudine, perché che senza di loro  non sarei madre” è stato questo il messaggio di auguri di Antonella Ricciardi, mamma adottiva di Ai.Bi. e referente del Centro Famiglia della Diocesi di Capua alle mamme!

figli a rischio, la soluzione per lasciarli con la mamma si chiama Family House

“Oggi è la festa della mamma. Da che mi ricordo di avere un desiderio, ricordo di aver desiderato di essere madre. Mi sono chiesta a lungo, e, ora che sono mamma di un adolescente e di un bambino, continuo a chiedermi cosa significa essere madre. Essere “madri”, per così dire, è legato alla presenza di un figlio, biologico o adottato o affidato, o è, piuttosto, uno stato della mente, dell’anima, del cuore?

Ma andiamo per gradi. Chi di noi non si è mai commosso di fronte al miracolo della vita che cresce nel grembo di una donna? Chi non ha mai guardato una donna incinta con la dolcezza, la tenerezza e il senso di protezione, con gli occhi di chi si guarda chi custodisce il mistero della vita? Ecco, quello sguardo non tutte le donne possono sentirlo su di sé, piuttosto sentono il vuoto dentro di sé. La sfida a quel punto, è quella di fare in modo che il vuoto diventi un luogo, un lungo silenzio, dove potersi mettere in attesa.

Sì, perché spesso in questo silenzio di riesce a sentire un richiamo, un vagito, un pianto. E’ la voce di bambini già nati, ma che non sono ancora, veramente, figli.

La sfida è lasciare in quel luogo vuoto paure, ansie e andare incontro a quei bambini.
A me è capitato così, e ho scoperto che i miei figli sono nati per me almeno quanto io sia nata per loro.  Per sorte siamo capitati lontani, per destino e Provvidenza siamo tornati insieme. La festa della mamma è il mio giorno preferito, e lo vivo come una “festa dei figli”, con immensa gratitudine, perché che senza di loro  non sarei madre. Sono convinta, tuttavia, che essere madre significhi molto di più che avere figli.

Essere madri significa accudire, prendersi cura, seminare, inventarsi ogni strategia per aiutare la vita e la crescita e per rafforzare fondamenta, coltivare relazioni, figli, desideri, sogni, non pesare mai di non avere niente a che fare con situazioni, persone e sentimenti altri, professare autenticità, essere capace di indovinare strade e percorsi, credere nella verità e saperla vivere e raccontare con amore. Significa amare. Oltre ogni limite, ragione, consapevolezza. Anche quando gli altri non ne vedono la necessità o l’urgenza, oppure hanno smesso.

Ecco, io credo che in questo momento ci sia un insaziabile “Fame di Mamma”. E se mamma significa davvero tutto quello che credo, “essere madri” è un modo di essere che va declinato in ogni sfumatura e vissuto in ogni campo. Ognuno dovrebbe comportarsi da mamma e oggi la festa della mamma sarebbe una festa “universale”.