Ho due figli e sono in difficoltà economiche: perché non posso accedere a MiSpendo?

Caro direttore, scrivo dopo qualche settimana di attesa e ripensamenti per una domanda sul vostro progetto MiSpendo per l’accoglienza. Mi chiamo Maurizio, ho 50 anni da qualche giorno. I miei due figli vanno a scuola, hanno 10 e 13 anni, e sono a mio completo carico. Mia moglie non ha un impiego, essendo rimasta a casa con l’opzione del prepensionamento, una delle non poche madri di oggi che scelgono di stare accanto ai figli, mettendoli al primo posto invece della carriera. Mi chiedo perché la vostra iniziativa non sia aperta anche a famiglie che sebbene in difficoltà hanno due figli soltanto. Io tiro avanti molto difficilmente, tanto che Laura, mia moglie, ha rispolverato la sua vecchia attività di insegnante privata di ripetizioni e persino una collaborazione con un giornale cittadino, per arrotondare quei 200 euro ogni due mesi. C’è qualche speranza per famiglie come la mia? Non sono tante le occasioni come la vostra.

Grazie Maurizio


 

 

Caro Maurizio,

è vero, MiSpendo per l’accoglienza, oltre che alle famiglie adottive, affidatarie e ai sostenitori a distanza, è riservato anche alle famiglie numerose con più di 3 figli.

Sappiamo bene che le difficoltà economiche, soprattutto in questo periodo, interessano trasversalmente tutti i nuclei familiari. Ma abbiamo scelto di premiare le famiglie con più di 3 figli proprio perché pensiamo che stiano facendo un percorso di accoglienza più coraggioso e quindi più complesso.

Caro Maurizio, sappi però che fino al 30 giugno anche tu puoi partecipare al progetto. Ti basta iscriverti e richiedere la Tessera Amico dei Bambini 2012: riceverai una password che ti darà accesso ai prodotti messi a disposizione dalle nostre aziende partner a condizioni vantaggiose.

Poi, se vorrai continuare, ti basterà attivare un Sostegno a distanza per 25 euro al mese. Una quota che MiSpendo per l’accoglienza potrà ampiamente restituirti, attraverso gli sconti applicati ai beni, ai servizi e ai prodotti che tu preferirai procurarti. Pensaci. Nel frattempo darai una speranza ai bambini senza famiglia di un progetto che Ai.Bi. sta sviluppando nel mondo.

Daniela Biffi, area Comunicazione di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini