Sostegno alla natalità. Il ministro Costa: “A settembre un testo unico sulla famiglia con misure strutturali e più semplici per i neogenitori”

enrico costaSe l’Italia non adotta in tempi brevi consistenti misure di sostegno alla natalità, potrebbe assistere a un vero e proprio crollo demografico. È questo l’allarme lanciato in questi giorni di fine agosto dal ministro per gli Affari Sociali con delega alla Famiglia Enrico Costa. Il quale ha anticipato la presentazione di un Testo Unico per la famiglia finalizzato proprio a sostenere questa realtà fortemente in crisi nel nostro Paese. Il disegno di legge, che sarà esaminato dal governo entro il 13 settembre, data di riapertura dei lavori parlamentari, si proporrà di rendere strutturali le attuali misure di sostegno della natalità e delle madri lavoratrici e di favorire una prima maternità più precoce rispetto all’attuale età media di 30 anni.

“Oggi gli interventi sono legati soprattutto al reddito – ha detto Costa -, ma io penso che un aspetto importante sia anche l’età, perché è necessaria un’inversione di tendenza sull’età in cui si fa il primo figlio: la maggior parte delle misure deve orientarsi in questa direzione”. Come ricordato dallo stesso ministro, infatti, dal 1975 a oggi si è registrato un aumento dell’età media della madre al momento della venuta al mondo del primo figlio: da 24,7 anni ai 30,7 di oggi. Per questo, il contrasto al calo delle nascite deve puntare innanzitutto agli aspetti anagrafici delle madri.

In concreto si pensa di anticipare al settimo mese di gravidanza il bonus bebè, oggi fruibile solo dal momento della nascita per i figli biologici e di ingresso in famiglia per quelli adottati. In più, si ipotizza un voucher per facilitare l’accesso all’asilo nido e una rimodulazione dell’Irpef con l’innalzamento delle detrazioni fiscali per i figli minori.

Accanto a questi provvedimenti, con il Testo Unico sulla famiglia si punterà anche a una semplificazione. “Troppe misure sperimentali e a termine – ha spiegato ancora Costa – non garantiscono riconoscibilità, certezza e sicurezza di cui hanno bisogno i giovani per poter intraprendere un cammino di vita insieme e mettere al mondo figli. Nella delega predisposta per il testo unico c’è proprio una voce sulla semplificazione delle procedure”.

Nelle intenzioni del ministro c’è quindi la stabilizzazione di alcuni interventi di sostegno alla natalità e l’istituzione di nuovi. “Non provvedimenti spot, ma un provvedimento organico contro l’attuale disordine normativo, ha assicurato Costa che, pur non facendo anticipazioni sulle risorse a disposizione, ha ribadito che l’obiettivo del governo è quello di garantire “la stabilità delle misure, la sicurezza di poter contare anno dopo anno sui sostegni”. Questo perché “oggi abbiamo misure che non sono più attuali. Talvolta non sono finanziate da tempo o sono sotto finanziate o non ‘tirano’, nel senso che non c’è un accesso o un interesse”.

 

Fonte: Pensioni Oggi, Il Corriere Città