Il Patriarca Gregorios III: “Un forum per combattere l’estremismo e discutere di pace”

patriarcaLa Pasqua è occasione di progetti di pace, soprattutto in un Paese martoriato dalla guerra come la Siria. In occasione del suo messaggio pasquale, Gregorios III – patriarca di Antiochia, Alessandria, Gerusalemme e tutto l’Oriente – ha invocato la costituzione di un forum siriano di intellettuali e pensatori cristiani che sia capace di riunire credenti e persone impegnate nella società del Paese mediorientale. Obiettivo principale del forum, secondo il patriarca, sarebbe quello di fronteggiare la diffusione delle idee estremiste da parte dei fondamentalisti islamici che seminano “rancore, odio, durezza di cuore, violenza e rifiuto dell’altro”.

Gregorios III considera il fondamentalismo più pericolo per la Siria delle ferite sanguinanti del suo popolo e ritiene pertanto necessario “formulare i principi, i metodi e i programmi fondati sui valori nazionali e sul Vangelo”. Questi valori, annuncia il patriarca di Antiochia, dovranno poi essere trascritti in una Carta che rappresenterà la guida per la condotta di ogni cristiano, in ciascun ambito della società in modo da riuscire a combattere le tendenze distruttrici delle idee estremiste.

Il dialogo con i musulmani sarebbe comunque un punto cardine del forum al fine di costruire una “società migliore” e sviluppare una visione cristiana della crisi in corso.

Parlando più direttamente delle possibili soluzioni al conflitto, Gregorios III dice che “solo i siriani, e nessun altro, possono far tornare la pace, la sicurezza e la stabilità nel loro Paese”. Per questo, secondo il patriarca, le conferenze di pace si devono svolgere necessariamente in Siria.

Infine, Gregorios III non ha fatto mancare un vero e proprio appello per la fine della guerra, rivolto a tutti, Stati Uniti, Russia, Unione Europea, governo siriano, premi Nobel, Paesi arabi, mercanti di armi: “Abbiate pietà della Siria – ha invocato –: i complotti e i progetti di alcuni Paesi arabi ed europei non sono riusciti, le sanzioni economiche non hanno avuto esito, le vostre profezie sulla caduta del Paese e del presidente non si sono realizzate. Davanti a tutto ciò è forse tempo che ci si convinca che la soluzione politica sia la migliore e che siano i siriani a decidere”.

 

Fonte: Radio Vaticana