Il piccolo diventa grande in fretta? Con Armadio Verde e Ai.Bi. gli abiti usati hanno una nuova vita

ARMADIO VERDE“Ma come sei cresciuto dall’ultima volta che ti ho visto!!!” Quante volte, da piccoli, ci siamo sentiti ripetere questa frase da parenti  e conoscenti adulti che, forse per cortesia verso i nostri genitori o forse perché davvero meravigliati, si complimentavano per il nostro rapido sviluppo infantile? Parole di circostanza o sincero stupore, quel che è certo è che i bambini crescono in fretta. E obbligano i loro genitori ad “aggiornare” di continuo il loro guardaroba, con il problema  di svuotarlo degli abiti smessi. Capi di abbigliamento che spesso sono ancora in ottime condizioni perché usati solo per pochi mesi.

Per venire incontro alle esigenze delle mamme alle prese con armadi da rinnovare velocemente, a Milano è nata una start-up che ha le sue carte vincenti nel riciclo, nella qualità e nel web. E anche nella solidarietà, grazie alla collaborazione di Amici dei Bambini.

Si chiama Armadio Verde e permette di scambiare vestiti per bambini da 0 a 10 anni. Il funzionamento è semplice. “Basta iscriversi gratuitamente al nostro sito – spiega David Erba, fondatore della start up insieme a sua moglie – per ricevere a casa la nostra busta in cui inserire i vestitini. Il corriere viene poi a ritirarla e ce la consegna”. Unico requisito: gli abiti devono essere in ottime condizioni, lavati e stirati. Perché una volta giunti a destinazione sono sottoposti a un attento controllo qualità e viene loro assegnato un valore in “stelline”, ognuna delle quali corrisponde a 30 centesimi. Con le stelline ottenute il cliente può “acquistare” altri capi d’abbigliamento. Per ogni abito il prezzo fisso da aggiungere è di 5 euro. Indipendentemente da marca, taglia o categoria.

Insomma, un approccio diverso allo shopping: “Riscontrare che i capi possono essere riutilizzati per averne altri di uguale livello – spiega Erba – ha portato molte mamme ad acquistare di nuovo abbigliamento firmato, di qualità e durata migliore rispetto ai marchi della grande distribuzione”.

Una vera economia anti spreco, rafforzata dal fatto che neppure i vestiti ritenuti non idonei vanno buttati. Questi infatti possono essere donati ad Amici dei Bambini, sempre tramite Armadio Verde che con Ai.Bi. ha siglato una partnership per evitare gli sprechi e aiutare al contempo tanti bambini bisognosi e abbandonati, in Italia e nel mondo.

Armadio Verde oggi è una realtà in continua espansione: scambia circa 2.500 vestiti al mese, conta 1.500 iscritti attivi con 3-4mila nuovi ingressi mensili, impiega a tempo pieno 6 persone. E si prepara a valicare i confini nazionali. “L’internazionalizzazione è già cominciata – annuncia il suo fondatore –: per ora ci rivolgiamo alle comunità di italiani all’estero, ma in futuro tradurremo il sito per penetrare altri mercati”. Perché la solidarietà non vuole avere limiti.

 

Fonte: Corriere della Sera