La Svezia, dove si vive (e si muore) da soli. Stesso destino dell’Italia se Renzi continua a distruggere la famiglia tradizionale…

FECONDAZIONE 400 286La donna single che vuole un figlio in fecondazione assistita e che ordina il seme come si fa con un paio di scarpe su Zalando e i giovani donatori di sperma nelle cliniche della fertilità convinti di fare un’opera di bene nei confronti dell’umanità. Ci sono poi delle scene dedicate alla banca del seme più grande del mondo, che detiene 170 litri liquido seminale in attesa di essere consegnato a migliaia di donne. E ancora la consegna a domicilio della dose di sperma a una richiedente, che sfila la provetta dal ghiaccio secco e legge le istruzioni sull’inseminazione.

Queste sono alcune documentario di Erik Gandini, “La teoria svedese dell’amore”, uscito nelle sale italiane da pochi giorni e distribuito da Lab 80. La pellicola di circa un’ora è narrata dalla voce dello stesso regista nato e cresciuto a Bergamo da padre italiano e madre svedese, residente nel Paese scandinavo, e su cui scrive Marco Guerra, giornalista de La Verità pubblicato domenica 25 settembre.

Insomma un quadro alquanto desolante quello raccontato nel film: la Svezia, un Paese dove l’autosufficienza e l’autonomia personale si sta rivelando la strada più veloce per raggiungere gli abissi della disperazione. La stessa strada verso cui si sta avviando l’Italia, se il Governo Renzi continuerà questa politica di distruzione della  famiglia tradizionale.

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