Legge di stabilità. Solo 5 milioni per i rimborsi alle famiglie adottive: l’ennesimo palliativo a una realtà in agonia

senato 200Neanche davanti al crollo vertiginoso delle adozioni internazionali la politica italiana si muove in modo deciso per salvare questa forma di accoglienza. Anziché dedicarle l’attenzione che merita e adottare un provvedimento specifico e di portata epocale, come una profonda riforma del sistema, i nostri governanti preferiscono confinare l’adozione internazionale all’interno di uno dei mille emendamenti alla Legge di Stabilità. Un’ulteriore dimostrazione di quanto questo istituto si trovi ormai ai margini degli interessi politici è arrivata mercoledì 17 dicembre. In quella data, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un pacchetto di emendamenti al disegno di legge Stabilità per il 2015. Tra questi ha trovato un piccolo spazio anche un rifinanziamento al fondo per le politiche della famiglia nella parte concernente il funzionamento della Commissione Adozioni Internazionali. Il fondo, istituito nel 2005, serve a rimborsare le famiglie adottive almeno di una parte delle spese effettuate lungo tutto l’iter. In base all’emendamento approvato, quindi, tale fondo sarà incrementato di 5 milioni di euro.

Decisamente troppo poco per risollevare le sorti dell’adozione internazionale. Basti pensare che nei suoi primi anni di vita il fondo riceveva un finanziamento di 20 milioni, ridotti poi via via fino ad arrivare ai 5 del 2013. Somme del tutto insufficienti a rispondere alle esigenze delle famiglie adottive. Tanto che, con i soldi residui del 2013 si stanno ancora rimborsando le adozioni del 2011. A che cosa potranno servire i soli altri 5 milioni previsti ora? Quasi sicuramente saranno sufficienti a malapena a finire di rimborsare le famiglie che hanno adottato nel 2011. Ipotizzando un rimborso di 5mila euro a coppia, i fondi sarebbero sufficienti per 1000 famiglie. Ma nel 2011 le coppie che hanno adottato furono 3154.

L’adozione internazionale, inoltre, tra i vari settori beneficiari di un finanziamento in base al pacchetto di emendamenti approvato il 17 dicembre, è quella che riceve meno, al pari dello screening neonatale per la diagnosi precoce di patologie metaboliche ereditarie, a cui spetterebbero altri 5 milioni. L’Unione italiana ciechi e ipovedenti riceverà infatti 6,5 milioni, il Centro nazionale di adroterapia oncologica ne avrà 15, gli interventi per fronteggiare le conseguenze dell’alluvione a Genova altri 8. Tutti settori a cui è assolutamente giusto e indispensabile destinare risorse. Ma perché all’adozione internazionale toccano sempre meno fondi? Perché solo le briciole?

Già il fatto che questo istituto, uno dei fiori all’occhiello della società italiana, sia ora buttato nel grande calderone degli emendamenti – già più di 80 quelli presentati – di quel cantiere apparentemente senza fine della Legge di Stabilità, fa capire, purtroppo, quanto scarsa sia la considerazione che la politica ha per l’adozione internazionale. Come può essa divenire oggetto delle stesse misure che coinvolgono, tutte insieme, materie tanto diverse come i patronati, i fondi pensione, gli interporti fino all’adeguamento della strada statale tra Caianello e Benevento?

Considerata la scarsità di fondi destinati all’adozione internazionale, le famiglie si sentiranno sempre più abbandonate. La possibilità di essere aiutati nelle spese è già molto limitata: a fronte di un esborso medio di 20mila euro, le coppie possono portare in deduzione solo il 50% degli oneri certificati e ricevere questo rimborso che, appunto, a fine 2014 è ancora fermo a 3 anni prima. È evidente, quindi, che le coppie potenzialmente interessate a intraprendere il percorso dell’adozione, sempre più spesso vi rinunciano ancora prima di cominciare, nel  momento in cui si vedono private nelle pur minime garanzie di sostegno economico. E i dati stanno lì a dimostrarlo: secondo le prime proiezioni, il 2014 vede un ulteriore crollo del 25% delle adozioni internazionali rispetto all’anno precedente, già drammatico per questo istituto.

Di questo passo, tra numero di bambini adottati in picchiata e cronica mancanza di risorse economiche, l’adozione internazionale è destinata a sparire nel giro di pochi anni. L’unica via di salvezza è rappresentata da una riforma profonda del sistema, non più dilazionabile e non certo sostituibile con piccoli emendamenti a una legge di Stabilità.

 

Fonti: Contattonews, il Fatto Quotidiano