L’esortazione di Papa Francesco a Gandolfini, promotore del Family Day: “Andate avanti così!”

angelus papa francesco“Andate avanti così. Siate un laicato forte, ben formato, con una retta coscienza cristiana”. Sono state queste le parole di incoraggiamento che il Papa ha rivolto a Massimo Gandolfini, portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli”, promotore del Family day del 30 gennaio in difesa del diritto di ogni bambino ad avere un papà e una mamma.

Pensavo che fosse necessario e doveroso che il Santo Padre conoscesse l’esistenza del nostro comitato e di quali siano i valori, i principi e le azioni nell’ambito dei quali noi abbiamo cercato di far sentire la nostra voce, in rappresentanza della voce popolare, di milioni di cittadini italiani e di famiglie”, ha dichiarato Gandolfini nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Vaticana.

Ho detto al Santo Padre che la legge sulle unioni civili è pessima perché paragona e omologa le unioni tra persone di pari sesso alla famiglia con tutta la cascata di cose orribili – spiega il leader del comitato “Difendiamo i nostri figli” -. Ho parlato al Santo Padre anche dell’utero in affitto, della ‘stepchild adoption’, di tutte queste ideologie, ‘contro’ la nostra azione legislativa, mentalità e cultura”.

Il 12 maggio ci sarà il voto finale della legge. “Noi dobbiamo essere tutti molto uniti, cercare molto di più le cose che ci uniscono per far fronte comune contro queste ideologie, piuttosto che stare a fare piccole differenziazioni che poi ci rendono ancora più deboli”, continua Gandolfini, presentando le intenzioni da mettere in atto dopo il 12 maggio. In mente il portavoce di “Difendiamo i nostri figli” ha vari “percorsi”. “Il primo è quello costituzionale: stiamo già facendo appello direttamente al presidente della Repubblica – spiega Gandolfini ai microfoni di Radio Vaticana -,  perché vagli con estrema attenzione e rigore i profili di incostituzionalità che una sessantina di specialisti costituzionalisti e uomini di scienze giuridiche gli hanno presentato”. In secondo luogo, prosegue Gandolfini, “faremo un appello alla Corte costituzionale e poi cercheremo di prendere in considerazione un referendum abrogativo”.

Tanti progetti futuri, quindi, nella pianificazione del Comitato. Progetti che, annuncia il leader del comitato, saranno anticipati da “una seconda convention, un incontro dei nostri comitati, dei nostri simpatizzanti sul territorio fissata per il 28 maggio, qui a Roma”.