Lettere al Direttore: «Perché gli Enti tengono le coppie tre anni in attesa?»

Didi scrive:
Cara Irene, sante le sue parole. Però vorrei sollevare un quesito: perché gli Enti autorizzati tengono le coppie per anni (3 nel mio caso) in attesa su un paese, quando si sa che le liste sono ferme e procedono solo per i bambini special need? Non ci riempiamo quindi la bocca di belle parole, pur se gli obiettivi sono apprezzabili. Sappiamo che gli Enti hanno delle difficoltà attualmente per l’adozione internazionale, però la sincerità e la trasparenza, quando ci sono in gioco valori e aspetti così importanti della vita delle coppie e dei bambini, è fondamentale. La mia attesa, forse, è quasi finita e ora sono contenta, ma tutto sarebbe potuto essere più veloce… e non per colpa solo della burocrazia.

Cara Didi,
il quesito che pone non è preciso. Le riformulo la domanda: pensa davvero che gli Enti vogliano tenere le coppie in attesa per anni? Il desiderio di Ai.Bi. e di tutti gli Enti autorizzati è di portare a termine ogni adozione il più presto possibile. Per quel che ci riguarda, siamo sempre sinceri e trasparenti nel comunicare quali sono le attese nei diversi paesi, tant’è che sul nostro sito aggiorniamo settimanalmente i tempi d’attesa relativi ai singoli paesi con i quali collaboriamo. Non bisogna dimenticare che i tempi d’attesa possono essere suscettibili di modifiche in corso d’opera, perché sono gli stessi paesi stranieri a dettare le tempistiche. Sono poi perfettamente consapevole che in gioco ci sono valori importanti e proprio per questo noi lavoriamo e, assieme a noi, i volontari che spendono ore e giorni della loro vita perché i bambini abbandonati abbiano una famiglia.