Mali: la siccità, la guerra ma soprattutto il blocco delle adozioni internazionali mettono a rischio la vita dei piccoli orfani maliani

maliSiamo dei genitori “sospesi”. Canditati italiani per l’adozione e dichiarati idonei dall’autorità centrale del Mali; ieri aspettavamo solo d’incontrare i nostri figli, oggi invece ci appelliamo alla ragione, al buon senso e alla speranza che le adozioni internazionali in Mali possano riprendere presto il loro corso. E’ questo il paese in cui abbiamo scelto di presentare la nostra domanda di adozione, un paese che amiamo e al quale ci sentiamo ormai legati da tanto tempo, una terra che sentiamo anche nostra.

Abbiamo percorso una lunga strada verso i nostri figli. Dopo anni di attesa e incertezze, le autorità maliane avevano accettato i nostri dossier ed eravamo molto felici. Eravamo riusciti a superare tutte le avversità che la terra dei nostri figli ci ha costretto ad affrontare nell’ultimo anno di attesa: l’invasione del Nord del paese da parte di gruppi fondamentalisti islamici, il colpo di stato a marzo 2012, le tensioni continue, ecc. Abbiamo vissuto tutto ciò con paura, con ansia, sperando sempre che nessuno di questi terribili accadimenti potesse incidere negativamente anche sull’adozione dei nostri bambini. Le adozioni, tra mille vicissitudini, sono sempre andate avanti, anche di fronte a questi drammatici eventi.

Ma all’improvviso, a novembre scorso, tutto si ferma: il Mali comunica che le adozioni internazionali diventano un diritto solo dei cittadini maliani. In quel momento più di 150 famiglie (italiane, francesi e spagnole) erano in attesa di concludere le proprie procedure adottive, famiglie che si sono ritrovate a vivere una cocente delusione.

La peggior conseguenza del blocco delle adozioni internazionali in Mali è la situazione dei loro bimbi orfani. La crisi che colpisce il paese rende impossibile che questi piccoli possano trovare nel proprio paese una famiglia; l’adozione nazionale in Mali è inesistente, le condizioni degli orfanotrofi è drammatica, il numero di bambini aumenta ogni giorno e manca il sostegno economico principale che arrivava dalle donazioni delle famiglie adottive e dalla cooperazione internazionale delle associazioni legate all’adozione internazionale. Questa si prospetta come l’unica via perché i bambini possano vivere e possano farlo con una famiglia che li accolga e li ami per tutta la vita.

Per questo, noi chiediamo a questo paese che amiamo e stimiamo, di rispettare il compromesso che aveva preso con le famiglie, ma soprattutto di rispettare quello preso con i bambini, perché questi possano avere un’opportunità di vivere nell’ambiente di amore e serenità che solo una famiglia può offrire. Chiediamo di non lasciare che tutti questi bambini rimangano orfani per sempre, visto che ci sono dei genitori più che pronti ad accoglierli!

Sappiamo che in questo momento in Mali sono tante le situazioni di emergenza. Tra di loro, però, c’è anche il destino di questi piccoli orfani.

Le famiglie italiane in attesa di adottare i propri figli in Mali