Nell’atteso rilancio delle adozioni internazionali determinante il ruolo degli operatori: al via il corso Ai.Bi. “Adottare per bene” riservato agli assistenti sociali

la notte delle adozioni

Il mondo delle adozioni internazionali è prossimo al rinnovo dei vertici della CAI (Commissione adozioni internazionali).

Un giorno atteso da famiglie, associazioni ed enti che in questi ultimi 3 anni hanno sofferto la crisi delle adozioni internazionali e uno stallo da parte della CAI (commissioni adozioni internazionali). Con i risultati noti a tutti: calo drastico di coppie adottive, di richieste di idoneità e, se è possibile peggio, centinaia di famiglie da anni in attesa di accogliere bambini tutt’oggi nei propri Paesi.

Il rinnovo dei vertici della CAI è un ‘evento’, insomma, a cui le famiglie adottive e gli addetti  del settore legano una ripresa delle attività connesse alla accoglienza dei minori abbandonati. Fondamentale sarà per l’ atteso rilancio il ruolo che eserciteranno gli operatori: ora più che mai servono degli “specialisti” ben preparati.

Ecco perché Ai.Bi. organizza “Adottare per bene”, il corso di formazione rivolto agli assistenti sociali dei servizi sia pubblici che privati.

Il percorso formativo si articolerà in due giorni – giovedì 30 e venerdì 31 marzo – e ci sono gli ultimi giorni utili per le iscrizioni.

Si tratta di un’importante occasione per dotarsi di maggiori risorse tecniche e relazionali da impiegare in un mondo in continuo mutamento come quello delle adozioni internazionali e consentirà anche di ottenere 14 crediti formativi e 2 crediti deontologici.

Il corso potrà essere seguito sia online che in aula, nella sede nazionale di Ai.Bi., in via Marignano 18, a Mezzano di San Giuliano Milanese, in provincia di Milano. Per un totale, in entrambi i casi, di 16 ore: dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 18, sia il 30 che il 31 marzo.

Non solo lezioni frontali, ma anche discussioni di casi concreti, situazioni di problem-solving, simulate e role-playing, secondo una modalità interattiva e integrata.

Lo scopo principale del corso è quello di offrire agli assistenti sociali le competenze specifiche sugli aspetti fondamentali del lavoro degli operatori impegnati nei percorsi adottivi. Preparare gli addetti ai lavori in maniera adeguata, infatti, significa aiutarli ad assicurare un servizio di qualità alle coppie che decidono di affrontare la sfida adottiva. Per farlo è necessario fornire il giusto mix di competenze professionali, etiche e tecnico-metodologiche.

Nello specifico, la due giorni di formazione presenterà innanzitutto una panoramica dei Paesi di origine dei minori adottabili, passando in rassegna tutti gli aspetti culturali, procedurali, di ascolto e di comunicazione interculturale che entrano nel complesso “gioco” dell’accoglienza. Si forniranno quindi gli strumenti di lavoro con particolare attenzione alla fase dello studio di coppia e del post-adozione. Infine, si approfondirà l’organizzazione del lavoro, in particolare quello in rete, nelle diverse fasi dell’iter adottivo.

La necessità di proporre un percorso di aggiornamento su questi temi nasce dalla consapevolezza che, nel corso degli anni, l’adozione internazionale si è profondamente trasformata: le procedure sono diventate più articolate, i profili dei bambini più complessi e i requisiti richiesti sempre più rigidi. L’impegno di chi opera per l’adozione internazionale, infatti, si interseca ogni giorno, e in più fasi, con interlocutori di altre realtà: relazioni che innalzano certamente la complessità gestionale e richiedono specifiche competenze.

Il corso è accreditato al Cnos (Consiglio nazionale assistenti sociali), ma è aperto anche a psicologi ed educatori professionali. Per questi ultimi, però, non sono previsti crediti formativi.