Nepal. Approvati progetti per la ricostruzione di 466 edifici scolatici. La scuola per disabili di Ai.Bi.

donna nepalese2Sette mesi dopo il terremoto, il governo del Nepal ha approvato i progetti per la ricostruzione degli edifici scolastici andati distrutti. Il dipartimento dell’Educazione (Doe) ha dato il suo benestare al progetto inviato da vari donatori nazionali e internazionali che si sono impegnati per la ricostruzione di 466 scuole nei 14 distretti più colpiti dal sisma. I donatori hanno impegnato 1,7 miliardi di rupie nepalesi per la realizzazione di edifici antisismici alti fino a 3 piani.

Sono 16.475 le aule andate distrutte in 6902 edifici scolastici, secondo i dati forniti dal ministero dell’Educazione. Oltre a queste, 7266 aule sono state gravemente danneggiate dal terremoto, mentre altre 12.613 hanno subito danni lievi.

Grazie ad Amici dei Bambini anche i bambini disabili avranno un futuro degno. Nel distretto di Sindhupalchowk, Ai.Bi. si occuperà della ricostruzione di una scuola specializzata nell’assistenza a minori affetti da disabilità mentale.

Quella di Sindhupalchowk è una delle zone più colpite dal terremoto che, tra il 25 aprile e il 12 maggio, ha sconvolto il Paese asiatico. Prima del sisma, il distretto era dotato di una sola scuola specializzata nell’educazione di bambini con disabilità mentale, andata distrutta a cause delle forti scosse che hanno ridotto in macerie buona parte del Nepal. Di conseguenza, i minori che vi erano ospitati sono tornati nelle rispettive famiglie di origine. Dove si trovano però a dover affrontare due enormi problemi. Innanzitutto la povertà materiale, aggravata dal terremoto che ha privato centinaia di migliaia di nepalesi della propria casa e delle risorse minime per vivere degnamente. E, aspetto forse ancora peggiore, il pregiudizio con cui la mentalità nepalese tratta i minori con disabilità mentale: le famiglie di questi bambini spesso provano vergogna per loro e preferiscono tenerli nascosti, piuttosto che cercare di integrarli nella società. La conseguenza è un’estrema emarginazione per questi minori che, dopo il crollo della scuola che si occupava di loro, non hanno più nessuno che li possa accudire degnamente.

In questo quadro è determinante il progetto promosso da Ai.Bi. che, nel quadro del suo intervento di emergenza in Nepal, si è impegnata a realizzare la ricostruzione della loro scuola. Si tratta di una struttura in cui i bambini disabili possano vivere e studiare, seguiti in ogni momento da operatori preparati a garantire loro una vita degna.

Per dare un futuro a tante famiglie nepalesi, soprattutto alle loro componenti più fragili – i bambini e in particolare quelli disabili ed emarginati -, Amici dei Bambini già all’indomani del terremoto ha rafforzato la sua presenza in Nepal con un intervento mirato prima a fronteggiare l’emergenza e poi ad accompagnare la società nepalese nel difficile percorso della ricostruzione e del ritorno alla normalità. Sostieni il progetto Emergenza Terremoto Nepal!

 

Fonte: Kathmandupost