Nepal: prorogato il termine di presentazione delle richieste di adozione

KATHMANDU, NEPAL – Il Ministero della Donna, dell’Infanzia e del Welfare ha prolungato di 2 mesi la scadenza per le richieste di adozione internazionale in Nepal, precedentemente fissata per il 16 febbraio scorso.

Ne informa l’agenzia Himalayan News Service, a seguito delle dichiarazioni provenute da Sher Jung Karki, segretario del Comitato per l’Adozione Internazionale, facente capo al Ministero.

Lo stato dell’arte sulle adozioni internazionali in Nepal è fermo dal 2010, quando il Governo diramò un ordine di sospensione. Da allora il Paese ha compiuto numerosi sforzi per adeguare il proprio sistema interno di adozione e di protezione dell’infanzia agli standard internazionali, specialmente ai requisiti della Convenzione dell’Aja sulla tutela dei diritti dei minori. Prima del 2010 erano più di 500 all’anno le coppie che, provenienti da Italia, Francia, Spagna e Stati Uniti, presentavano richiesta di adozione, entusiaste di poter adottare un figlio o una figlia nepalese.

L’incontro svolto a Kathmandu il 2 marzo scorso tra le rappresentanze della federazione nepalese delle ONG, in presenza del Segretario Balananda Paudel (Ministero della Donna, del Bambino e delle Politiche Sociali), ha rivelato le intenzioni governative di apportare miglioramenti al sistema di protezione nazionale; il Governo, nelle parole di Mahendra Shrestha (Comitato per l’Adozione Internazionale), sarà poi lieto di ridurre i costi delle adozioni internazionali per gli Stati che vorranno supportare progetti di cooperazione nel Paese.

La soluzione al dilemma delle adozioni dal Nepal potrebbe dunque profilarsi se l’Italia, anziché continuare a rispondere di no alle richieste del Paese, adoperasse questo slittamento di scadenza mobilitandosi in suo supporto, inviando squadre d’aiuto e task forces specializzate nella cooperazione.