Pescara. Al via il progetto “Una famiglia per una famiglia”, l’affido si fa extralarge

affido2Tutto è partito dalla richiesta di aiuto lanciata da un bambino. Lui costretto a vivere lontano dalla sua famiglia biologica, quest’ultima in difficoltà. Il ‘piccolo-grande uomo di casa’ capisce che lui e i suoi genitori non ce l’avrebbero mai fatta da soli. Così prende il coraggio a due mani e chiede alle assistenti sociali di aiutare tutta la sua famiglia. Da questo episodio è partito il progetto “Una famiglia per una famiglia”, messo a punto dal Comune di Pescara, ASL di Pescara, Caritas Italiana, Caritas diocesana, Fondazione Paideia. L’iniziativa gode del Patrocinio della Regione Abruzzo.

In concreto il progetto fa sì che una famiglia in difficoltà venga affiancata nel quotidiano da un’altra famiglia, che le trasferisce il proprio patrimonio di relazioni.”

“Questo affiancamento sperimenta un approccio innovativo che sposta la centralità dell’intervento dal bambino all’intero nucleo familiare: una famiglia solidale sostiene ed aiuta un’altra famiglia in temporanea difficoltà, coinvolgendo tutti i componenti di entrambi i nuclei”, illustra l’assistente sociale comunale Liviana Leone.

Il progetto si caratterizza come intervento preventivo che offre un sostegno temporaneo a famiglie fragili con minori. L’affiancamento tra famiglie permette di instaurare un rapporto di parità e reciprocità che ‘sostiene senza dividere’ offre ‘tempo e relazione’, con uno sguardo diverso sulla famiglia, vista come risorsa”.

“Viviamo un momento di estrema difficoltà nelle relazioni e anche negli interventi a causa della carenza di risorse. Credo che un progetto che accorcia le distanze fra le istituzioni e chi vive in alcuni casi, dei veri e propri disagi, e lo fa tenendo conto di tutto il contesto familiare di cui si è parte, sia un approccio diverso anche nell’affrontare il problema dell’assistenza da dare alla comunità – afferma il sindaco Marco Alessandrini – E’ bello che Pescara dia con questo progetto un segnale di città che agisce”.

“Si tratta di un progetto sperimentale che coinvolgerà otto famiglie. Diversi i soggetti operativi coinvolti, di fatto è il primo progetto in Abruzzo sull’affido familiare, nel senso di affido non solo del minore, ma dell’intera famiglia che necessita di supporto. – dichiara invece l’assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Sclocco – Siamo contenti che questo primato veda protagonista Pescara, per la risposta subito data al progetto e per la cordata di interlocutori che lo renderà possibile. Ci auguriamo che ciò che nascerà qui diventi un modello.”

Nell’affiancamento, tutto il nucleo familiare sarà coinvolto per la durata di circa un anno. Individuato un possibile abbinamento, le famiglie vengono informate e si procede con qualche incontro conoscitivo, insieme al tutor e all’assistente sociale.

Insieme si concorderanno i contenuti del progetto scrivendoli su un documento (il patto educativo), che verrà firmato da tutti i partecipanti.

Ci sarà sempre un Tutor ad affiancare e supervisionare le due famiglie, che sarà in in contatto costante con l’assistente sociale che segue la famiglia in difficoltà.

La fase di sperimentazione di tale progetto durerà due anni, e vedrà il coinvolgimento del Servizio Sociale Professionale dell’Assessorato alle politiche Sociali, con le dottoresse Maria Rita Di Giambattista, Liviana Leone e Katia Consorte (Assistenti Sociali dell’Area Minori).

È previsto un incontro pubblico, aperto a tutta la cittadinanza, che si terrà mercoledì 6 maggio alle 21 nella Sala Consiliare del Comune di Pescara (per l’occasione si attiverà anche un servizio Baby sitting per chi vorrà partecipare).