Possiamo adottare il bimbo ucraino che accogliamo per le vacanze terapeutiche?

Buongiorno,

Siamo una coppia di 42 anni, sposati da sette anni. Stiamo ospitando da tre anni un bambino dell’ Ucraina, per le vacanze terapeutiche sia durante l’estate sia nel periodo natalizio. Ogni volta che il bimbo arriva a casa, la nostra famiglia si ‘ritrova’, ma poi arriva il momento del distacco e soffriamo tutti. Ci rincuora solo sapere che dopo qualche mese potremo stare di nuovo insieme. Con mio marito da un po’ di tempo stiamo pensando di compiere il salto decisivo. Vorrei sapere se è possibile adottare il bimbo che già conosciamo. Qual è l’iter da seguire? A chi dobbiamo rivolgerci?

Grazie,

Filomena

 

IRENEBERTUZZIGentile Filomena,

la sua è un’adozione internazionale un po’ speciale, trattandosi dell’adozione di un minore che lei già conosce. Perché il suo sogno si realizzi, c’è bisogno di alcuni prerequisiti. Intanto la coppia di aspiranti genitori deve essere in possesso di un decreto di idoneità. Ma soprattutto il bambino deve essere stato dichiarato adottabile a livello internazionale dal tribunale competente del suo Paese.

E’ importante accertare lo status del bambino perché non sempre quanto affermato dai direttori degli istituti corrisponde a verità. Nella dichiarazione di adottabilità viene anche evidenziata la presenza di fratelli e sorelle. E’ importante infatti sottolineare che la legge ucraina non permette la separazione dei fratelli e pertanto se il bambino che ospitate ne avesse non sarebbe possibile procedere con l’adozione del singolo minore.

E’ altrettanto importante sottolineare che l’adozione cosiddetta ‘nominale’ non comporta prelazione sull’adozione del minore. Quindi l’autorità ucraina potrebbe decidere di dare il minore in adozione ad altra coppia, mentre voi ottenete il decreto e predisponete la documentazione per l’adozione. Un’ ultima nota. Amici dei Bambini ha pensato a un percorso di formazione specifico per le coppie interessate alle adozioni come quella che lei vorrebbe realizzare, al termine del quale le coppie partecipanti possono conferire mandato all’ente prescelto. Infatti anche nel suo caso, dopo il conferimento del mandato, il percorso burocratico sarà identico alle ‘comuni’ adozioni. Se lo ritiene opportuno, può contattare direttamente la sede nazionale di Ai.Bi. per ricevere ulteriori informazioni sulle adozioni di bambini che partecipano agli svariati programmi di vacanze terapeutiche.

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.