Potenza, giudice toglie i due figli a una coppia: “Li trascurano per accudire i loro 12 cani”

Una immagine di archivio, datata 30 settembre 2002, mostra alcune toghe di avvocati al Palazzo di Giustizia di Milano. Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti governative, ha dato il via libera al decreto di attuazione della delega sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il testo è stato approvato all'unanimità ed è confermato quanto previsto in entrata. Il testo, dunque, sempre secondo quanto si apprende, prevede la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali sui 165 esistenti e la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale. Viene prevista inoltre la redistribuzione del personale sul territorio. DANIEL DAL ZENNARO/ARCHIVIO - ANSA

Tornano in mente le parole di Papa Francesco: “Quante volte vediamo persone attaccatissime ai cani, ma che lasciano senza aiuto gli esseri umani”. Chissà se i giudici del Tribunale per i minorenni di Potenza, oltre che dalla legge, si sono fatti guidare pure da Bergoglio. Comunque sia, la decisione presa appare sacrosanta: due figli tolti a una coppia che mostrava di amare più i cuccioli di cani che i “cuccioli” di uomo. Quando gli assistenti sociali sono andati dalla famiglia al centro del caso in questione, hanno trovato nel giardino della villetta dodici cagnolini “ben accuditi” (e fin qui niente di grave), ma pure due bimbi “gravemente trascurati e in condizioni igienico-sanitarie decisamente precarie” (e qui la situazione si fa decisamente grave).

Tutto è iniziato, paradossalmente, da una denuncia per maltrattamenti sui cani, partita dai vicini di casa. L’Azienda sanitaria provinciale, intervenuta per verificare le condizioni degli animali, aveva rilevato che i cani erano ben accuditi e potevano girare tranquillamente sia all’interno dell’abitazione, sia in giardino. Un mese dopo, però, una nuova segnalazione, riguardante le condizioni dei bambini, ha fatto scattare l’allerta. Il preside della scuola frequentata dai figli della coppia, infatti, aveva denunciato le numerose assenze e anche la presenza di tracce di feci canine sul grembiule del più grande. Per questo motivo gli assistenti sociali, lo scorso dicembre, hanno prelevato i bambini da scuola.

E così partito l’iter giudiziario, concluso con la sentenza: “Nessun cane, anche se parte integrante della famiglia, può venire prima delle esigenze più importanti dei figli”. Quindi il tribunale potentino ha deciso di togliere i due figli alla coppia lucana. Secondo il giudice entrambi sono, con “eguale grado di responsabilità”. Inevitabile a questo punto l’intervento dei servizi sociali che hanno prelevato i bimbi da scuola, affidandoli ad un casa famiglia. Dure le parole della sentenza: “I bambini sono stati vittime di incuria affettiva, igienica ed educativa, oltre ad essere privati di relazioni sociali”.

Fonte: repubblica.it