Roma. Adozione internazionale: Primo incontro fra associazioni familiari di genitori adottivi, enti autorizzati e servizi sociali territoriali

careUna sorta di Stati generali dell’ adozione internazionale. Si profila così il “Family Lab nazionale-Esperienze e confronto sull’adozione” l’incontro convocato, per il 9 maggio a Roma, dal Care, Coordinamento delle Associazioni familiari adottive e affidatarie in Rete, per discutere sui temi rilevanti e trasversali relativi alle adozioni internazionali.

L’evento si svolgerà a Roma e coinvolgerà Associazioni Familiari, Servizi Territoriali (referenti 476/98) ed Enti Autorizzati provenienti da varie regioni d’Italia. La giornata si articolerà in due fasi: al mattino verranno raccolte le informazioni con lo scopo di circoscrivere un comune denominatore sui temi dell’adozione che costituiranno poi lo spunto per il focus group del pomeriggio.

“Il lavoro costituirà la base di partenza per affrontare – dice Monya Ferritti, Presidente del coordinamento Care – successivamente, i temi caldi tra i quali costi, servizi e post adozione”.

Questi, infatti, sono gli argomenti caldi su cui si continuano a confrontarsi e interrogarsi gli “attori” che a vario titolo si occupano delle adozioni internazionali: dai servizi sociali, agli enti autorizzati, alle associazioni familiari “anche quelle non aderenti al coordinamento – precisa la presidente del Care – nell’ottica di avere un quadro e un confronto quanto più ampio e comprensivo possibile”.

E’ la prima volta che tante “voci” si ritroveranno riunite attorno allo stesso tavolo, faranno sinergia e delineeranno strategie comuni per la risoluzione dei bisogni più urgenti delle famiglie con lo scopo comune di promuovere e sostenere  le adozioni internazionali.

“Quello che maggiormente sarà affrontato – conclude Ferritti – sono i tempi dell’iter adottivo. Quelli per ottenere e arrivare all’idoneità e quelli post idoneità: ancora troppo lunghi”.