“Sei una mamma adottiva? Ti spettano 3 mesi e non 5!

Le mamme adottive italiane hanno deciso di rivendicare i propri diritti, troppo a lungo rimasti in secondo piano.

Un gruppo di mamme coraggiose e determinate si è riunito, dando vita ad un proprio sito internet, punto d’incontro per le tante madri adottive in cerca di confronto su temi scottanti.

Tra questi, la discriminazione: molte denunciano un trattamento assai diverso da quello riservato alle mamme che vedono riconosciuto il proprio diritto a un congedo di maternità tradizionale.

Una mamma adottiva modenese ha dato il via al dibattito: iscritta alla Gestione Separata, si è vista liquidare dall’INPS solo tre mesi di maternità invece dei cinque previsti per tutte le altre categorie di lavoratrici. La questione del diverso trattamento delle lavoratrici GS era stata sollevata anche dal Senatore Ferrante con un’interrogazione parlamentare presentata nel maggio 2010, seguita da una risposta negativa del Ministro Sacconi nell’agosto 2011.

Con ordinanza del 20/9/2011 la Sezione lavoro del Tribunale di Modena ha sollevato la questione di legittimità costituzionale degli art. 67 comma 2 e 64 comma 2 DLgs 151/01, ovvero del Testo unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità.

Si legge nell’ordinanza: “Tale disciplina determina una duplice disparità di trattamento nell’ambito del lavoro autonomo, tra madri biologiche e adottive; inoltre, nella categoria dei genitori adottivi, a seconda che si tratti di lavoratrici dipendenti e autonome. In riferimento alla categoria dei genitori adottivi, tratta in modo deteriore le lavoratrici autonome rispetto a quelle dipendenti concedendo alle prime l’indennità di maternità per soli tre mesi e alle seconde per cinque mesi”. “Il diverso trattamento ai danni delle madri adottive appare quindi anche irragionevole perché sfornito di qualsiasi giustificazione… (e) realizza un sistema di protezione della maternità non adeguato in relazione alla categoria delle madri lavoratrici autonome che abbiano adottato un bambino”.

La questione sarà ora trasmessa alla Corte costituzionale, che dovrà esprimersi in merito.

Le mamme adottive iscritte alla gestione separata e i loro bambini continuano a sperare di vedere finalmente riconosciuti i loro diritti.