Siria. Bambini sotto assedio. Gli “spazi sicuri” di Ai.Bi. a Homs e Rural Damasco per ridare speranza a 9 mila bambini

distribuzione ceste siria 2In Siria al momento ci sono 15 aree sotto assedio con 700mila persone intrappolate, tra cui almeno 300mila bambini. A dare l’allarme sono i vertici di Oms, Unicef, Onu e World Food Programme che chiedono “un immediato, incondizionato e sicuro accesso per raggiungere bambini e famiglie tagliate fuori dai soccorsi umanitari“.

Accesso che Ai.Bi grazie ai suoi partner locali si è assicurato grazie al quale riesce quotidianamente a raggiungere ben 9 mila bambini in assedio delle aree di Homs e Rural Damasco.

Ai.Bi con il progetto “Establishing structured and outreach CP services among the Besieged areas of Homs and Rural Damascus” (finanziato dalle Nazioni Unite e realizzato da Ai.Bi. in collaborazione con Ihsan RD) contribuisce al rafforzamento della rete di protezione dei minori nelle aree assediate e si svolge nelle aree assediate di Al Wa’ar, Talbeseh and Alrastan, nella Provincia di Homs e Duma nella Provincia di Rural Damascus.

A causa di un assedio che dura ormai da tre anni – dice Andrea Moroni, responsabile cooperazione internazionale di Ai.Bi –  la situazione delle comunità è sempre più grave. La possibilità di portare aiuti è ridotta a causa delle elevate difficoltà di accesso. I bambini e le bambine sono tra i gruppi vulnerabili che più risentono delle difficoltà, secondo la nostra indagine oltre il 94% dei minori mostra disturbi comportamentali riconducibili alla situazione di stress in cui vivono”.

I beneficiari sono oltre 9.000 minori di entrambi i sessi tra i 6 e i 18 anni e oltre 6.500 genitori. Grazie al progetto sono stati realizzati 3 Spazi Sicuri per bambini e bambine; avviate 9 unità mobili per l’attenzione psicosociale ai bambini e alle bambine; formati 91 care givers sulla protezione dei minori, sul recupero dallo stress post traumatico e sulla violenza di genere, formati 400 genitori e curata la sensibilizzazione di 6.500 genitori sulla protezione dei minori.

Dopo la fine dell’assedio di Aleppo, ora “il mondo non può restare in silenzio” davanti alla situazione nelle altre aree della Siria, scrivono ancora i capi delle agenzie Onu, dove alla popolazione “mancano gli elementi basilari per il sostegno della vita e dove i civili sono a continuo rischio di violenza“.

Per questo Ai.Bi. Amici dei Bambini, cerca con tutte le forze di fare la propria parte: ma veramente i bisogni sono molto, molto estesi e al di là di quello che noi possiamo offrire. Con i nostri interventi cerchiamo sempre di soddisfare le esigenze materiali, distribuendo ceste alimentari e cibo ready to eat che con la sua campagna Non lasciamoli soli, andrà avanti anche nel 2017.

Il progetto più ambizioso è la costruzione di un nuovo ospedale pediatrico al riparo dalle bombe, ricavato sotto una collina e in grado di dare assistenza a circa 300 pazienti al giorno. Nel contempo, prosegue la distribuzione di razioni di cibo pronto per gli sfollati di Aleppo.

Ma per riuscire a realizzarli è necessario il tuo contributo: accompagna da vicino il futuro di un bambino siriano con un sad. Puoi scegliere tra il sostegno alla campagna Non lasciamoli soli, una donazione libera o un versamento sul conto corrente postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini. Il futuro dell’infanzia in Siria è anche nelle tue mani.