Siria. Nuovo attacco aereo: 21 morti. Continua il genocidio di bambini ad Aleppo, Homs, Deir ez Zor e nella Damasco rurale

siriaUn attacco aereo nella provincia di Idlib in Siria ha provocato il 4 dicembre almeno 21 morti. Secondo fonti interne, almeno tre bambini e diciotto adulti sono morti in un attacco aereo che ha colpito il mercato centrale del villaggio di Kafranbel, controllato dai ribelli, nel nord ovest della Siria. Il numero delle vittime è stato confermato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Nel frattempo le forze governative siriane hanno ripreso il controllo di più della metà dei distretti ribelli di Aleppo dopo che i bombardamenti e le avanzate dell’esercito hanno costretto decine di migliaia di abitanti a fuggire.

E intanto il mondo continua a tacere nonostante il brutale acuirsi dei combattimenti ad Aleppo, Homs, Idleb, Deir ez Zor e nella Damasco rurale dove hanno perso la vita tanti bambini. Proprio i bambini, sono le prime vittime del conflitto, mentre infrastrutture civili come ospedali, impianti idrici e scuole continuano ad essere colpite indiscriminatamente, con l’assistenza umanitaria ostacolata dalle violenze.

Ad Aleppo non ci sono più ospedali funzionanti, bombardati deliberatamente come le scuole. Il risultato: solo a novembre, 18 bambini sono stati uccisi in attacchi a ospedali e scuole tanto di Aleppo Est quanto di Aleppo Ovest per un totale di oltre 150 negli ultimi mesi. Nella città, 1,3 milioni di persone sono lasciate senza acqua corrente e con poco o nessun accesso a cibo e medicine.

Nel 2016, in Siria ci sono stati almeno 84 attacchi alle scuole, con 69 bambini uccisi: 30 solo nelle ultime 2 settimane d’ottobre. Per non dimenticare gli oltre 7mila sfollati in pochi giorni da Raqqa, a seguito delle operazioni militari lanciate contro il cosiddetto Stato Islamico, dove si trovano più di 175mila bambini esposti a ogni tipo di rischio.

Numeri che fanno impallidire e che non dobbiamo smettere di ricordarli. Ci sono 6 milioni di bambini in Siria colpiti dal conflitto su un totale di 13,5 milioni di civili, 2,8 milioni di bambini sfollati interni cui bisogna aggiungerne altri 2,3 milioni nei paesi vicini. Una catastrofe mondiale che non trova precedenti dal dopoguerra a oggi e che non dobbiamo dimenticare.

Ognuno di noi può fare poco per fermare questa guerra senza fine. Ma di certo può dare il proprio contributo: la cosa peggiore che si possa fare sarebbe non fare niente. Ecco perché Amici dei Bambini chiede a tutti un piccolo sostegno per un grande progetto: quello del nuovo ospedale pediatrico che Ai.Bi., nell’ambito del suo intervento in Siria, sta realizzando in condizioni di totale sicurezza.

Si tratta di un centro sanitario ricavato sotto la roccia di una collina, capace di assistere fino a 300 pazienti al giorno e dotato di servizi di emergenza e reparti di ostetricia, ginecologia e neonatologia, con 35 posti letto e 19 incubatrici. Un progetto ambizioso a cui ognuno di noi può contribuire, donando idealmente il proprio mattoncino.

Per aiutarci a salvare la vita a tanti bambini siriani effettua anche tu una donazione per la campagna Bambini in Alto Mare di Ai.Bi. in Siria oppure un versamento libero al conto corrente 3012 intestato ad Amici dei Bambini.

Fonte : internazionale