Unar, AGeSC (associazione dei genitori delle scuole cattoliche) “Avevamo già denunciato nel 2014. I genitori sono allarmati”

unarNon sono bastate le dimissioni del direttore Francesco Spano a placare la bufera sull’Unar (ufficio anti-discriminazione razziali della presidenza del consiglio) finito al centro delle polemiche dopo il servizio de Le Iene su un’associazione gay assegnataria di un bando da 55 mila euro nei cui locali si sarebbero svolti episodi di prostituzione omosessuale.

“Una realtà” che sarebbe stata già denunciata negli anni scorsi ma senza lo stesso clamore mediatico e conseguenze concrete.

Che l’UNAR fosse un istituto al servizio delle strategie LGBT è stato denunciato da AGeSC già nel 2014, come dimostrano i due comunicati inviati allora alla stampa dal FONAGS (Forum dei Genitori delle Associazioni della Scuola), organismo di consultazione del MIUR, di cui facciamo parte” tiene a precisare Roberto  Gontero, presidente dell’Agesc, associazione dei genitori delle scuole cattoliche.

L’occasione del 2014 fu la distribuzione alle scuole di kit e opuscoli UNAR in favore della propaganda LGBT – continua Gontero – e stampati con i soldi dei contribuenti, di cui il MIUR dichiarò di non sapere nulla. Il Ministero poi bloccò la distribuzione nelle classi parlando di ‘iniziativa autonoma dell’UNAR’ non condivisa”.

 I genitori della scuola pubblica sono fortemente allarmati dalle circostanze che hanno portato alle dimissioni di Francesco Spano – conclude – cioè lo sperpero di pubblico denaro consumato impropriamente e senza alcun controllo in favore dell’ideologia LGBT. De Giorgi (ex direttore Unar ndr) e Spano dovrebbero essere interdetti a vita dai pubblici uffici e condannati a restituire tutti i soldi sperperati”.