Venti bambini abbandonati al giorno, ma “loro” discutono di intercettazioni!

E’ letteralmente scandaloso l’ennesimo rinvio dell’approvazione del DDL in merito alla ratifica della Convenzione dell’Aja del 1996. Mentre vengono diffusi dati sempre più allarmanti sull’abbandono minorile nell’area del Mediterraneo, si parla di 20 bambini abbandonati al giorno nel solo Marocco, l’Italia continua a perdere tempo. Se la Convenzione venisse definitivamente ratificata, come già avvenuto in tutti i Paesi europei (Grecia esclusa), molti di questi bambini potrebbero essere adottati in Italia.

Il 21 settembre scorso la Commissione permanente degli Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati si è riunita per esaminare il provvedimento di cui da tempo, senza successo, si promette la firma. Alfredo Mantica (PdL), nel rispondere all’interrogazione degli Onorevoli Leoluca Orlando (IdV) e Fabio Evangelisti (IdV) aveva, infatti, dichiarato:è prevedibile che a breve, presumibilmente all’inizio del prossimo anno, sia possibile concludere le ultime e residuali verifiche tecniche e portare al Consiglio dei Ministri il disegno di legge di ratifica della Convenzione dell’Aja”.

Purtroppo, anche in questo caso la riunione si è conclusa con un nulla di fatto e con un altro rinvio che lascia l’Italia fanalino di coda nella tutela dei minori.

Pubblichiamo il resoconto della riunione della Commissione permanente Affari Esteri e Comunitari (alla Camera dei Deputati) che si è riunita per proseguire l’esame dei 4 disegni di legge depositati per la ratifica.

Sono intervenuti alla discussione gli Onorevoli Stefano Stefani (Presidente, Lega Nord), Stefania Craxi (PdL), Augusto Di Stanislao (IdV) e Franco Tempestini (relatore, PD), Renato Farina (PdL).

La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, iniziato nella seduta del 13 luglio scorso.

Stefano STEFANI (Lega Nord), presidente, analogamente al precedente provvedimento, ricorda che nel corso di quella seduta il rappresentante del Governo aveva anticipato la presentazione di un disegno di legge, secondo l’auspicio espresso dallo stesso relatore.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI (PdL) fa presente che è in atto un processo di concertazione interministeriale cui prendono parte numerose amministrazioni dello Stato. Auspica quindi che il seguito dell’esame delle proposte di legge in titolo avvenga congiuntamente a quello del disegno di legge governativo, che si propone di dare soluzioni alle diverse rilevanti questioni coinvolte.

Augusto DI STANISLAO (IdV) conviene con il sottosegretario Craxi nel presupposto che la concertazione ministeriale si concluda entro tempi ragionevoli, al fine di evitare che tale delicata materia continui ad essere disciplinata per via giurisdizionale e non invece legislativa, come apparirebbe invece più proprio.

Francesco TEMPESTINI (PD), relatore, ritiene che il Governo, rispetto a quanto prospettato nella precedente seduta, non abbia ad oggi mantenuto l’impegno per la presentazione di un disegno di legge, allora definito come imminente. I problemi di fondo appaiono invece ancora irrisolti e il ritardo maturato sembra per lo più ascrivibile all’incapacità dell’Esecutivo di svolgere una fisiologica funzione di coordinamento tra settori dell’apparato dello Stato. Insiste pertanto affinché prosegua senza ulteriori dilazioni l’iter di esame delle proposte di legge in titolo, anche alla luce del disagio segnalato da numerose realtà associative coinvolte.

Renato FARINA (PdL) concorda con l’opportunità di non sospendere l’esame parlamentare delle proposte tenendo conto, tuttavia, che si tratta di un terreno assai problematico. Si riferisce in particolare all’istituto islamico della kafala che presenta profili di notevole complessità sul piano del rispetto dei diritti costituzionali.

Stefano STEFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell’esame ad altra seduta.”.