Zamagni: “Un’agenzia per il Terzo Settore e nuova legge sul volontariato”

zamagniokAvanti con slancio, ma osando di più per crescere. E’ un Non Profit sempre più forte sul territorio italiano per numero di istituzioni e per occupati, quello che è emerso nel corso del Convegno “Il Non Profit in Italia. Quali sfide e quali opportunità per il Paese” che si è svolto a Roma.

Un ‘intera giornata di lavori, per mettere a confronto rappresentanti del Terzo Settore, esponenti del mondo della ricerca e decisori pubblici. Un occasione per fare il punto sul ruolo economico e sociale del settore in Italia e in Europa.

I dati sono quelli del 9° Censimento Generale dell’Industria, dei Servizi e delle Istituzioni Non Profit dell’Istat che, al 31 dicembre 2011, ha rilevato 301.191 unità, il 28% in più rispetto al 2001, con una crescita del personale impiegato pari a 39,4%.

Un lavoro  unico nel panorama europeo, che consente analisi articolate e dettagliate sulle caratteristiche di un universo che ha registrato nell’ultimo decennio importanti trasformazioni.

I dati del censimento evidenziano la dinamicità del non profit italiano e la sua capacità di creare occupazione e crescita economica” ha dichiarato il presidente dell’Istat Antonio Golini, che ha introdotto il Convegno.

Dalla rilevazione emerge – ha continuato Golinicome questo sia un settore di grande valenza sociale per le sue caratteristiche di ascolto dei cittadini e delle imprese, per soddisfare i loro bisogni sociali, ricreativi, sportivi, sanitari e altro ancora. Non va poi sottovalutato il numero rilevante di persone che sostengono attivamente le organizzazioni non profit attraverso il prezioso contributo come volontari“.

Interessante l’intervento del professor Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna, che ha sottolineato la necessità fondamentale per il Terzo Settore di avere un’Agenzia che favorisca  la crescita del Non Profit italiano. Un interlocutore autorevole, che sia soggetto terzo, in grado anche di dirimere le eventuali controversie tra i diversi soggetti che vi operano.

Zamagni ha anche evidenziato che la legge sul volontariato, la n. 266 del 1991, i suoi 23 anni li sente tutti, rendendo necessario uno sforzo comune per redigere un nuovo testo normativo, funzionale allo sviluppo e alla crescita del Terzo Settore. Diversamente, ha notato, si lascerà spazio solo all’ipocrisia delle parole e dei buoni propositi.

“Il non profit – ha concluso Zamagni – deve superare la sindrome delle basse aspettative se vuole davvero assumere il ruolo del protagonista nell’economia italiana ed europea.” E lancia una proposta e una provocazione: “Studiamo e approfondiamo come il Terzo Settore viene trattato dai mezzi di comunicazione di massa.”