Mese: Luglio 2012

Adozioni internazionali dall’oriente, primi segnali di riapertura: si comincia con Vietnam-Irlanda

Tre anni di buio e si riparte. Sui maggiori quotidiani irlandesi, dall’Independent allo Herald, il ritornello si ripete: il Vietnam riapre alle adozioni internazionali verso l’Irlanda dopo tre anni di sospensione. Per le 200 coppie adottive che hanno depositato i dossier prima del fatidico 2009, anno del grande stop, si torna a respirare speranza. I dati resi noti dalla stampa parlano di 19 coppie che arrivarono a poche settimane dal termine appena prima che il Paese chiudesse.

Christian, figlio adottivo di 18 anni verso Olimpiadi 2016: tornare da campione nel Paese che ti aveva abbandonato

«Torno nel Paese dove sono nato. Io sono di Sao Paulo. Dovrò stare una prima settimana in albergo, poi cambierò domicilio iniziando due allenamenti al giorno e una partita ogni settimana. Fino al 14 luglio, quando incominceranno gli allenamenti in nazionale». Christian è coinvolto in un progetto speciale: la costruzione di una squadra in grado di competere alle Olimpiadi del 2016, che si terranno a Rio de Janeiro. Il mister della nazionale vuole vedere il ragazzo all’opera.

Adozioni ai single: è difficile comprendere la proposta di Ai.Bi.

Maria Rosaria scrive: Nel leggere il Manifesto rimango sospesa a domande non solo di forma, ma di senso.
La genitorialità è stata posta dalla natura nella coppia, forse non è un caso. La genitorialità implica una relazione con tante diverse sfumature, l’educazione di un figlio, la sua formazione psicologica; la sua crescita si nutre di componenti materne e paterne. Questo è l’ottimo. E, si sa, l’ “ottimo è nemico del buono”.

A Goma, in mezzo alle bombe. Come si lotta per i bambini abbandonati tra polizia, locali vietati e coprifuoco

Ci scrive Eddy Zamperlin,  nostro volontario a Goma – capoluogo della provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, città di confine con il Ruanda, in una delle zone più calde del pianeta – in missione per riaprire le adozioni internazionali nel Paese.
Dopo un periodo di assenza Ai.Bi. ora è tornata in città, nonostante gli scontri militari quotidiani che si susseguono tutto intorno, per monitorare la situazione in cui vivono centinaia di orfani ospiti dei centri, e per ridare loro una famiglia tramite il reinserimento familiare e l’adozione internazionale.