Mese: Febbraio 2013

“Non esiste l’algoritmo dell’adozione”: quando sono i genitori a fallire

Non esiste l’algoritmo dell’adozione, dal punto di vista psicologico non esiste un procedimento che risolva, conducendo ad un risultato certo, un determinato problema in un numero finito di passi cioè di operazioni o istruzioni. Nel caso dell’adozione i dati da inserire sono molti: età del minore, la famiglia di origine (madre, padre, età, storia), la possibilità di sperimentare un attaccamento con una figura di riferimento, la cura e l’accudimento nella prima fase di vita, le caratteristiche genetiche, il quadro clinico, il luogo di nascita ecc ecc.

Cooperazione, le ong chiedono una legge

Un ministro per la cooperazione. Una riforma della legge. E fondi adeguati e stabili, ottenuti tassando le speculazioni finanziarie, tipo Tobin tax, e tagliando le spese militari, come i caccia F35. Richieste chiare, per dare ossigeno alla cooperazione italiana – prossima al collasso – che il mondo delle organizzazioni non […]

Adozioni internazionali 2012: il Perù tiene, ma più di 400 bambini aspettano ancora una famiglia

Non c’è stato il temuto crollo delle adozioni, come successo per altri paesi, quali la Colombia. Anzi il 2012 ha visto arrestarsi la discesa iniziata nel 2010, quando erano ben 258 le adozioni portate a termine. E’ questo il dato più significativo emerso dalla analisi statistica pubblicata dal Ministerio de la Muyer y Poblaciones Vulnerables, del Perù.

Cultura dell’adozione, cultura dell’accoglienza

Nell’ambito del sito del Forum delle Associazioni Familiari è nata una rubrica intitolata 9 e 19, un quotidiano delle famiglie italiane verso le elezioni. Una guida informativa, sui temi sociali, che accompagnerà le famiglie in questo periodo di fermento pre-elettivo. Pubblichiamo una finestra sul mondo dell’adozione e dell’accoglienza scritta da Gianmario Fogliazza (4 febbraio 2013).

Aayusha dal Nepal: il regalo più grande è che il mio papà sia venuto a trovarmi!

Stamattina la piccola Aayusha è arrivata al Centro d’accoglienza con l’aria molto felice e con un grande sorriso stampato sulle labbra. Infatti, il papà le ha comprato uno zainetto nuovo e lei lo ha mostrato subito alle educatrici e agli altri bambini. Aayusha è una bambina molto timida e riservata ma molto educata e gentile e non da mai fastidio agli altri bambini.  LEGGI TUTTO…

“Dopo 26 anni ho trovato il coraggio di domandarmi: “L’ abbandono ha segnato l’inizio o la fine della mia vita ?”

Victor Lopez è uno studente 26enne di Scienze Sociali e vive a Potosi, in Bolivia, Ma c’è qualcosa che lo rende speciale, differenziandolo da tutti gli altri suoi coetanei: Victor ha fatto parte della folta schiera di “care leavers” che ormai rappresentano un fenomeno in aumento vertiginoso, a ogni latitudine. Si tratta di giovani in uscita dai sistemi pensati per accogliere l’infanzia abbandonata, per “sopraggiunti limiti d’età”: rappresentano un “problema” emergente per il tasso di emarginazione, devianza e talvolta suicidi cui vanno troppo spesso incontro.