#BAMBINIxLAPACE. In salvo in Polonia 16 bambini orfani di Volodarka

L’orfanotrofio Volodarka, dove è attivo da anni il progetto di Adozione a Distanza di Ai.Bi., è stato evacuato per ragioni di sicurezza. Chi ha potuto è rientrato nelle famiglie. 16 orfani sono invece stati portati in salvo in Polonia

La guerra procede senza tregua e non risparmia niente e nessuno. Nei primi giorni dell’invasione delle truppe russe sembrava che l’orfanotrofio Volodarka, che si trova a circa 140 chilometri da Kiev, fosse fuori dall’epicentro del conflitto, tanto che negli ampi locali dell’istituto è stato organizzato anche un campo profughi. Con l’avanzare delle operazione militari, però, le bombe hanno iniziato a cadere sempre più vicino e l’Istituto è diventato un obiettivo sensibile, tanto da dover essere evacuato.

Messi in salvo in Polonia 16 orfani dell’orfanotrofio Volodarka

La maggior parte dei bambini, laddove possibile, è rientrata in famiglia, anche in quelle “allargate” ai parenti più stretti, ma 16 orfani sono rimasti nell’Istituto, sotto la responsabilità del direttore. Il personale, in costante contatto con Masha, Direttore di Drusie Ditiei Ukraina (Amici dei Bambini Ucraina), che è rimasta in Ucraina nonostante il pericolo, ha prontamente collaborato con il personale dell’istituto per lo spostamento dei bambini, in un primo momento ospitati in un Istituto nei pressi di Leopoli. Successivamente, per garantire la loro sicurezza, i bambini sono stati messi in salvo in Polonia, in una struttura molto simile a quella di Volodarka. Lì, gli orfani potranno trovare un po’ di pace e tutta l’assistenza necessaria. Ai.Bi., naturalmente, rimane in costante contatto ed è pronta a muoversi in aiuto dei bambini in qualsiasi momento ce ne fosse la necessità.
Gli altri bambini rimasti, intanto, continuano a essere seguiti dagli operatori di Ai.Bi., che contatteranno le famiglie in cui sono rientrati per capire i loro bisogni e programmare interventi di animazione e supporto psicologico personalizzato a distanza.

Intanto, continuano le altre attività sul fronte della Moldavia, dove l’emergenza profughi si fa di ora in ora più pressante e dove l’equipe di Ai.Bi. è attiva soprattutto nell’organizzazione di attività ricreative per i bambini e di supporto psico sociale alle famiglie.

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