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Perché tutti i bambini siano uniti ad un padre e a una madre

dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 17, 20-23)

Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò:
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano uno. Come tu, Padre, sei in me ed io in te, siano anch’essi in noi uno, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi uno solo.
Io in loro e tu in me perché siano perfetti nell’unità ed il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me». 

Commento

Nel Vangelo di Giovanni è l’ultima preghiera di Gesù al Padre prima di affrontare la tremenda prova della Sua passione: il suo è un inno all’unità.
Gesù vuole sentirsi intimamente unito al Padre, entrare dentro di Lui, essere uno con Lui: invoca, con determinazione, con insistenza, per sé e per tutti, l’unità, la dimensione reale, perfetta dell’amore.
Vuole a tutti i costi essere ascoltato.
Il suo cuore è agitato, quasi turbato da un presagio: fra poche ore, sulla croce, Gesù sperimenterà il dramma dell’abbandono, la negazione dell’unità, la latitanza di Amore…e l’angoscia lo assale.
Contempliamo, oggi, il volto di Gesù.
E’ un bambino: vive, cresce, “uno” nelle viscere della mamma, dentro la sua mamma.
E poi il dramma: un vuoto, una voragine….abbandonato!…. e il terrore lo assale.
Pensato e nato per essere unito nell’amore, è lì, fra tanti “oggetti” dimenticati, non desiderati!
Non possiamo “accogliere” un bambino abbandonato se non ci immergiamo nell’abbandono del suo cuore e, delicatamente, attenti e preoccupati, tentare di ricreare, con pazienza infinita, i tessuti lacerati sulla via che porta all’unità.
E’ rimetterlo dentro di me, riviverlo, rinascerlo: è sentirlo come colui che è, sempre e da sempre, stato in me.
E’ essere uno: la gioia immensa di donarmi a te, completamente, infinitamente.
E’ farti “toccare” che tu sei in me.
Ti preghiamo, Gesù, per tutti i bambini abbandonati, per quelli dimenticati, perché possano rinascere nella perfezione dell’unità.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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