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Essere figlio nella fede

dal Vangelo secondo Giovanni


“Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: “Perché non l’avete condotto?”. Risposero le guardie: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”. Ma i farisei replicarono loro: “Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!”. Disse allora Nicodemo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: “La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?”. Gli risposero: “Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea”. E tornarono ciascuno a casa sua.”

Commento
E’ scritto su una sentenza, piena di bolli e tanti timbri; così è stato deciso dalle autorità in conformità alle leggi del paese: da oggi -e per sempre- questo bambino, da tutti abbandonato, è diventato un figlio, il tuo figlio.
E’ un pezzo di carta, un semplice e solo pezzo di carta, sofferto da troppi anni di attesa, di speranze deluse e continuamente riprese; di viaggi, persone, immagini, desideri…..preghiere.
Oggi la legge stabilisce che tu sei mio figlio: la tua storia, gli anni passati a piangere le notti che, inesorabilmente, ritornano, giorno dopo giorno, la tua solitudine, quella cicatrice sul volto, la ferita dentro il cuore…..il tuo abbandono per legge mi appartengono.
Una storia che mai conoscerò, ora è diventata mia come se l’avessi vissuta all’inizio con te; le tue gioie, i dolori, i primi passi….. piccole cose ma grandi ed infinite per ogni bambino, oggi con questa sentenza, mi sono state definitivamente consegnate.
Un corpo, forse mai da nessuno desiderato; un volto così diverso dal mio, per legge è ora come se l’avessi fatto io.
Ma ……. a te non basta un pezzo di carta!
Non ti basta per dimenticare quello che non hai avuto e che non ritornerà più: una mano vicina alla tua, per non avere, là dentro, sempre così tanta paura.
Non ti basta per continuare a sperare; per credere che il giorno di un altro nuovo abbandono non sorgerà più.
Per legge hai una casa, un letto solo per te, giochi finalmente tuoi, calore, attenzione, affetto, sei un figlio a tutti gli effetti…….ma non ti basta ancora, tu vuoi di più.
Quegli occhi chiedono, nel momento della tua rabbia urlata al mondo, per un destino che non sai più accettare…….cercano il mio cuore: tu vuoi la mia fede, vuoi che io creda che tu sia mio figlio; vuoi che io creda di averti sempre portato dentro al cuore; vuoi ritornare nel seno, entrare nella mia pancia e da lì rinascere ad una nuova vita, dove l’abbandono è diventato amore: voglio mettere la mia vita nelle tue mani, abbandonarmi completamente a te; accoglimi, ti prego, come tuo figlio, voglio chiamarti finalmente …….Padre.

Oggi preghiamo:

Nel 1° mistero contempliamo le coppie che attendono di adottare un bambino.
Preghiamo perché non cerchino la risposta ai loro dubbi e le certezze alle loro paure in un pezzo di carta, ma sappiano affidarsi, ciecamente, alla volontà di un Padre che sempre li ama.

Nel 2° mistero contempliamo i bambini abbandonati che non vogliono essere più figli.
Preghiamo perché la potenza dell’amore di chi si appresta ad accoglierli sia più forte della violenza subita nell’abbandono.

Nel 3° mistero contempliamo coloro che, per professione, sono preposti all’adozione di bambini abbandonati.
Preghiamo perché sappiano scoprire nel mezzo di quelle carte, il volto di un bambino abbandonato che sta con trepidazione aspettando il giorno della sua rinascita.

Nel 4° mistero contempliamo i bambini disabili.
Preghiamo perché ogni genitore abbia ad accettare e comprendere, nella imperfezione della natura umana, il mistero dell’amore di un padre che sempre e comunque rimane padre.

Nel 5° mistero contempliamo coloro che adottano un bambino disabile.
Preghiamo perché la grazia che li ha spinti ad accogliere un bambino da tutti rifiutato, li sostenga sempre nel loro cammino di testimonianza di un amore ancora più grande.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora
inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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