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Siria, Papa Francesco indica al mondo la via per la vera pace

papa-siria“Chiedo a Dio Onnipotente e Misericordioso che ci insegni a camminare nella sua presenza con l’anima e il cuore aperto alla Misericordia divina e all’amore ai fratelli. Così Dio sarà tutto in tutti e regnerà la pace”. È questo il messaggio autografo che Papa Francesco ha lasciato sul libro delle presenze nella chiesa latina di Betania, a conclusione del suo incontro con i rifugiati iracheni e siriani dello scorso sabato. Quello svoltosi il 24 maggio sulle rive del fiume Giordano è stato certamente uno dei momenti più toccanti della storica tre giorni di pellegrinaggio del pontefice in Terra Santa, che è stata costellata da diversi momenti di grande intensità spirituale.
Alla presenza di 600 profughi di nazionalità siriana e irachena, radunati per l’occasione, Bergoglio ha fatto sentire forte la sua voce al mondo: «Dio converta i violenti e coloro che hanno progetti di guerra, coloro che fabbricano e vendono le armi, e rafforzi i cuori e le menti degli operatori di pace e li ricompensi con ogni benedizione.» Papa Francesco, che si è detto «molto toccato dalle guerre in Siria e Medioriente», ha quindi rinnovato esplicitamente il suo accorato appello per la pace in queste terre martoriate: «Si abbandoni da parte di tutti la pretesa di lasciare alle armi la soluzione dei problemi e si ritorni alla via del negoziato.» Strazianti alcune delle testimonianze rese dai profughi, come quella della giovane madre siriana che, dopo aver perso il marito in guerra, lasciato il proprio paese e vagato per diversi campi profughi in cerca di condizioni di vita migliori, ha perso 5 dei 6 figli nell’incendio della propria tenda.

L’incontro con i profughi siriani in Giordania è stato fortemente voluto da Papa Francesco, che ha così inaugurato il suo viaggio all’insegna della pace, in un paese che, pur tra mille difficoltà, si sta aprendo all’accoglienza dei rifugiati; dal 2011, in Giordania sono affluite oltre 360.000 persone, fuggite dal conflitto siriano, di cui circa 72.000 famiglie.

La visita si è conclusa con una grande messa all’aperto nello stadio di Amman, a cui hanno preso parte circa 30.000 persone, che hanno stretto Papa Francesco in un caloroso abbraccio.
«La pace non si può comperare» ha detto il pontefice durante l’omelia «essa è un dono da ricercare pazientemente e costruire ‘artigianalmente’, mediante piccoli e grandi gesti che coinvolgono la nostra vita quotidiana.» Ai fedeli raccolti in preghiera, Papa Francesco ha quindi voluto indicare il percorso da seguire: «Il cammino della pace si consolida se riconosciamo che tutti abbiamo lo stesso sangue e facciamo parte del genere umano; se non dimentichiamo di avere un unico Padre celeste e di essere tutti suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza».
Per questo, ha concluso Bergoglio, «chiediamo al Padre di ungerci affinché diventiamo pienamente suoi figli, sempre più conformi a Cristo, per sentirci tutti fratelli e così allontanare da noi rancori e divisioni e amarci fraternamente.»

In questo momento, le famiglie siriane hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile, da parte di tutti. Non restiamo a guardare.

Se vuoi dare anche tu il tuo contributo ai progetti di Ai.Bi. in Siria, per garantire ai bambini e alle famiglie siriane il diritto di sentirsi a casa, nel proprio Paese, visita il sito dedicato.

(Fonti: RaiNews24, AgenSir)



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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