Salta al contenuto Skip to sidebar Skip to footer

Le due figlie scoprono i genitori in overdose: una tragedia che si poteva evitare?

Una famiglia stimata, una morte incomprensibile, un disagio nascosto, un dramma che forse con più ascolto e solidarietà da parte di tutti si sarebbe potuto evitare.

Abbiamo già parlato nei giorni scorsi, di come sia importante costruire una rete di ascolto e di sostegno per le famiglie in difficoltà, dove grazie alla solidarietà possano emergere i casi di disagio, ancora prima del doveroso intervento delle forze dell’ordine e dei tribunali.

Un cerchio di comprensione, calato nella quotidianità del pianerottolo, dove chi ha bisogno sappia di poter trovare conforto.

La parrocchia in questo può e deve essere luogo ideale e baluardo per far emergere prima che sia troppo tardi i malesseri e le violenze nascoste dietro i volti delle persone normali, quelle più difficili da scoprire, curare ed evitare.

Emblematiche le parole di Monsignro Lojudice:  Dobbiamo arrivare molto prima dei tribunali e le parrocchie, oltre che parlare di sacramenti con i fedeli dei quartieri e con i giovani dell’oratorio dovrebbero ascoltarsi di più e giudicare di meno”.

Chissà, se questo cerchio di amore, questa rete di  aiuto e sostegno avrebbe potuto portare ad un epilogo differente della vicenda accaduta nei giorni scorsi in provincia di Varese.

Protagonista una famiglia normale, papà impiegato, mamma insegnante di inglese, due figlie di 12 e 6 anni.

Una famiglia rispettabile stimata, ma che evidentemente nascondeva un profondo disagio, una sofferenza, che ha portato i due coniugi ad abusare di alcool e psicofarmaci, mix letale che li ha condotti alla morte.

Vittime di questo malessere anche le loro figlie. Sono state proprio loro, dopo essersi svegliate, lunedì mattina, a trovare i genitori agonizzanti sul divano del salotto di casa.

La  più grande, 12 anni, ha chiamato i soccorsi, nel tentativo di salvarli. purtroppo invano.

Ed ora una famiglia spezzata e due figlie sono rimasti soli schiacciati sotto il peso di un disagio che nessuno ha visto e ha capito e che forse con la semplice “solidarietà del pianerottolo” avrebbe potuto avere un epilogo differente.

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora
inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..