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“Ogni anziano è tuo nonno” una campagna per il dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani.

Papa Francesco “Loro sono le vostre radici. Un albero staccato dalle radici non cresce, non dà fiori e frutti”.


L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha colpito in particolar modo gli anziani. Rimangono ancora custodite con sofferenza nei nostri cuori quelle immagini di uomini e donne chiusi nelle RSA in balia del virus o svaniti da soli in letti di ospedale, senza il conforto della propria famiglia.

Ma non solo di malattia, anche di solitudine si può morire. Quella in cui hanno vissuto molti anziani obbligati  a rimanere isolati in casa durante il forzato lockdown e che ha acceso nuovamente i riflettori su un problema che purtroppo non è solo legato a questo periodo di emergenza sanitaria.

Papa Francesco nell’emergenza ha sempre pensato a loro. Bellissime le parole con le quali li ha teneramente ricordati nell’Angelus, durante la giornata dedicata ai nonni, in una esortazione dedicata ai giovani.

Usate la fantasia dell’amore: fate telefonate, videochiamate, inviate messaggi, ascoltateli e, dove possibile nel rispetto delle norme sanitarie, andate anche a trovarli. Inviate loro un abbraccio. Loro sono le vostre radici. Un albero staccato dalle radici non cresce, non dà fiori e frutti. ‘Quello che l’albero ha di fiorito, viene da quello che ha di sotterrato’, dice un poeta della mia Patria. Per questo vi invito a fare un applauso grande ai nostri nonni, tutti!“

Si, perché gli anziani sono i nostri nonni, tutti, a prescindere dai legami di sangue.

Il progetto “Ogni anziano è tuo nonno”

Proprio partendo dall’esortazione del Papa a non lasciarli soli è nata la campagna: “Ogni anziano è tuo nonno” portata avanti dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.

Il messaggio del Santo Padre all’Angelus dedicato alla memoria dei nonni di Gesù, giustamente rivolto ai giovani, ci ha dato l’ispirazioneÈ nata così questa campagna, che promuove anche un tema molto amato dal Santo Padre: il dialogo intergenerazionale”, dichiara Padre Alexandre Awi Mello, segretario del Dicastero in un’intervista rilasciata al web magazine Alateia.

Il contenuto del progetto ha ripreso proprio l’invito del Santo Padre a telefonare, videochiamare, inviare messaggi, ascoltare e, dove possibile nel rispetto delle norme sanitarie, trascorrere del tempo con gli anziani.

Un’iniziativa che è stata accolta dai giovani di tutto il mondo con grande slancio e molti sono stati i ragazzi, che, in base alle possibilità di ogni luogo, hanno cominciato ad inviare foto dei loro incontri, in presenza o virtuali, con gli anziani. “Abbiamo anche attivato la nostra rete di contatti con la Pastorale Giovanile, la Pastoral Familiare e la Pastorale degli Anziani, perché l’iniziativa giungesse più direttamente alle Conferenze Episcopali e alle diocesi” sottolinea Padre Alexandre nell’intervista.

Il progetto, accolto con molto entusiasmo anche dagli anziani è una prima pietra posta sul sentiero di quel percorso, voluto da Papa Francesco, verso il dialogo intergenerazionale. “Un frutto che ci aspettiamo da questa campagna è proprio il fatto che dopo questa emergenza si intensifichi il rapporto tra giovani e anziani – afferma il segretario del Dicastero- che si riscopra ‘la ricchezza degli anni’, tema del primo incontro della Pastorale dell’Anziano, realizzato a gennaio di quest’anno dal nostro dicastero e che cresca la ‘cultura dell’incontro’, promossa dal Papa, perché né giovani né anziani si sentano soli o scartati”.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..