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Willy: una luce che dall’alto ci protegga contro odio e bullismo

Dal mondo cattolico si alza con forza la richiesta di aprire subito il processo di beatificazione nei confronti dell’eroico 21enne.


Sabato è stata la giornata dell’addio a Willy Monteiro Duarte, il coraggioso ragazzo di 21 anni morto a Colleferro per un gesto di amore e solidarietà verso il prossimo: difendere un amico dalla violenza inaudita del branco.

Ai funerali, celebrati nel campo sportivo di Paliano, hanno partecipato in centinaia. Il premier Conte, il ministro dell’interno Lamorgese, il governatore Zingaretti erano presenti.

Willy è l’immagine della luce, in un mondo dove le tenebre vorrebbero gettare il proprio mantello a coprire il volto di quei tanti giovani, perché ce ne sono, che come lui sono solidali, hanno un sorriso sincero e pulito, studiano, lavorano, guardano fiduciosi verso il futuro, con grazia, garbo, gentilezza ed educazione.

Anche per loro il sacrificio di Willy non può rimanere vano. I suoi carnefici non riusciranno a spegnere quella luce che oggi brilla e irradia il mondo con una forza inaudita.

“Nessuno potrà più rifugiarsi nell’indifferenza”

E c’è chi nella comunità cattolica chiede subito l’apertura del processo di beatificazione per Willy, perché dall’alto possa proteggerci contro odio e bullismo.

Tra loro anche Don Aldo Bonaiuto che affida le sue parole ad un messaggio di cui riportiamo uno stralcio.

Non sarai morto invano se il tuo martirio solleciterà i tuoi coetanei a scendere in strada, pacificamente e costruttivamente, contro la sottocultura dell’odio e il culto diabolico della violenza -scrive – Ho un sogno. Per l’Anno Santo del 1950 Pio XII canonizzò a sorpresa Maria Goretti i cui genitori erano emigrati proprio in quella Paliano dove tu abitavi. Un segno celeste per rinnovare il valore universale ed eterno del martirio degli indifesi –  continua – Quanto sarebbe edificante se tu diventassi il santo protettore delle vittime di odio e bullismo, così come la tua concittadina lo è divenuta delle vittime di stupro. Invoco dal Cielo il dono che non si spenga mai più la luce attorno al tuo eroico esempio. La comunità dei credenti, la nostra preghiera e la sana mobilitazione dei giovani concorrano nel tenerti sempre sopra di noi come presenza benefica e ammonitrice. Nessuno d’ora in poi potrà rifugiarsi nell’indifferenza, mentre i tanti “Willy” delle nostre esistenze hanno bisogno di sentirsi parte di una famiglia che li protegga e di ricevere la grazia della redenzione che sola può arrivare persino ai cuori maggiormente smarriti nel peccato”.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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