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Preghiamo per tutti coloro che cercano il volto di Gesù e lo trovano in quello dei bambini abbandonati

La preghiera delle famiglie adottive e affidatarie di oggi, giovedì 1 ottobre 2020

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen.

Inno allo Spirito Santo

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni; datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consacrazione della famiglia alla Madonna

Vieni, o Maria, e degnati di abitare in questa casa.
Come già al tuo Cuore Immacolato fu consacrata la Chiesa
e tutto il genere umano, così noi, in perpetuo,
affidiamo e consacriamo al tuo Cuore Immacolato la nostra famiglia.
Tu che sei Madre della Divina Grazia
ottienici di vivere sempre in grazia di Dio e in pace tra noi.
Rimani con noi; ti accogliamo con cuore di figli, indegni,
ma desiderosi di essere sempre tuoi, in vita, in morte e nell’eternità.
Resta con noi come abitasti nella casa di Zaccaria e di Elisabetta;
come fosti gioia nella casa degli sposi di Cana;
come fosti madre per l’Apostolo Giovanni.
Portaci Gesù Cristo, Via, Verità e Vita. Allontana da noi il peccato e ogni male.
In questa casa sii Madre di Grazia, Maestra e Regina.
Dispensa a ciascuno di noi le grazie spirituali e materiali che ci occorrono;
specialmente accresci la fede, la speranza, la carità.
Suscita tra i nostri cari sante vocazioni.
Sii sempre con noi, nelle gioie e nelle pene,
e soprattutto fa che un giorno tutti i membri di questa famiglia
si trovino con te uniti i Paradiso.

Stralcio dall’udienza di Papa Francesco di mercoledì 30 settembre 2020: Catechesi “Guarire il mondo”: 9. Preparare il futuro insieme a Gesù che salva e guarisce

“… Potremo rigenerare la società e non ritornare alla cosiddetta “normalità”, che è una normalità ammalata, anzi ammalata prima della pandemia: la pandemia l’ha evidenziata! “Adesso torniamo alla normalità”: no, questo non va perché questa normalità era malata di ingiustizie, disuguaglianze e degrado ambientale. La normalità alla quale siamo chiamati è quella del Regno di Dio, dove «i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo” (Mt 11,5). E nessuno fa il finto tonto guardando da un’altra parte. Questo è quello che dobbiamo fare, per cambiare. Nella normalità del Regno di Dio il pane arriva a tutti e ne avanza, l’organizzazione sociale si basa sul contribuire, condividere e distribuire, non sul possedere, escludere e accumulare (cfr Mt 14,13-21)… Noi non potremo mai uscire dalla crisi che si è evidenziata dalla pandemia, meccanicamente, con nuovi strumenti – che sono importantissimi, ci fanno andare avanti e dei quali non bisogna avere paura – ma sapendo che neppure i mezzi più sofisticati potranno fare tante cose ma una cosa non la potranno fare: la tenerezza. E la tenerezza è il segnale proprio della presenza di Gesù. Quell’avvicinarsi al prossimo per camminare, per guarire, per aiutare, per sacrificarsi per l’altro…

Un piccolo virus continua a causare ferite profonde e smaschera le nostre vulnerabilità fisiche, sociali e spirituali. Ha messo a nudo la grande disuguaglianza che regna del mondo: disuguaglianza di opportunità, di beni, di accesso alla sanità, alla tecnologia, all’educazione: milioni di bambini non possono andare a scuola, e così via la lista. Queste ingiustizie non sono naturali né inevitabili. Sono opera dell’uomo… Dobbiamo metterci a lavorare con urgenza per generare buone politiche, disegnare sistemi di organizzazione sociale in cui si premi la partecipazione, la cura e la generosità, piuttosto che l’indifferenza, lo sfruttamento e gli interessi particolari. Dobbiamo andare avanti con tenerezza. Una società solidale ed equa è una società più sana. Una società partecipativa – dove gli “ultimi” sono tenuti in considerazione come i “primi” – rafforza la comunione. Una società dove si rispetta la diversità è molto più resistente a qualsiasi tipo di virus… “.

Momento di silenzio (la durata è a discrezione di ciascuna famiglia).

Le preghiere delle famiglie:

Santo Rosario per i bambini abbandonati e dimenticati (Lc 6, 1-5) preparato da Donatella e Stefano: Nel terzo mistero della gioia, contempliamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme: “Preghiamo per tutti coloro che cercano il volto di Gesù e lo trovano in quello dei bambini abbandonati, e dei bambini vittime della guerra, della violenza e dello sfruttamento”.

Santo Rosario per i bambini abbandonati e dimenticati (Lc 6, 1-5) preparato da Donatella e Stefano: Nel quarto mistero della gioia, contempliamo la presentazione di Gesù al tempio: “Preghiamo per i bambini abbandonati che vivono in istituto, perché non perdano mai la speranza di poter essere accolti con amore da una mamma e un papà”.

Renata e Giovanni chiedono a tutti noi di pregare così: “Prendendo un piccolo spunto dal Vangelo di domani mandiamo una preghiera: – …Li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi… – questa frase del Vangelo di oggi (giovedì 1 ottobre 2020) ci ricorda che anche noi siamo andati a due a due in città, posti, paesi diversi ad incontrare i nostri figli, e incontrando i nostri figli abbiamo incontrato il Signore che ce li ha affidati incondizionatamente: pietre angolari per le nostre famiglie. Signore accompagna questo andare a due a due affinché anche nelle nostre città, nelle nostre famiglie nelle nostre vite, resti sempre vivo l’impegno a lottare per tutti gli altri nostri figli che ancora non hanno incontrato la loro famiglia. Anche in questo tempo così complicato dai tanti problemi: Signore aiutaci a diventare operai per la tua messe”.

Tutti noi insieme, chiediamo al Signore di custodire questi amici: Morgan e Samuele, Lucas e Samuel con Jesuane, Paul, Marta, Andrea, Esther, Stefania, Francesca e Veronica, Xiuxiào, Filippo e Annalia, Giacomo, Jussara, Rafael, Kamelia, Fabio, Giuly, Pasquale, Martin, Gabriele e Pietro, Antonella, Daniela, Julia e Marjana, Rayan, Ray, Cindy, Mery, Artur, Mariangela, Rabia, William, Ronny, Kasambi, Chenchèn, Giulia, Aurora, Kevin e Francesco, Rosa, John e Paulo.

(Ciascuno aggiunga i propri cari e ce lo comunichi, così li inseriamo. Indicateci anche le situazioni risolte, potremo così condividere con gioia gli effetti della nostra fiduciosa preghiera).

Padre nostro…

Pensiero del giorno:

“In un quartiere di Melbourne ho visitato un vecchio, che sembrava dimenticato da tutti. Diedi uno sguardo alla sua stanza e la trovai in condizioni spaventose. Alla fine lasciò che dessi una ripulita. C’era là una bella lampada, coperta da una polvere di anni. Gli domandai: “Perché non l’accende?”. Rispose: “Da me non viene mai nessuno e io non ho bisogno di accenderla”. Gli domandai ancora: “L’accenderebbe se una Sorella venisse a trovarla? Rispose: “Sì, se sentirò una voce umana, l’accenderò”. Il giorno dopo mi mandò a dire: “Dica alla mia amica che la luce che essa ha acceso nella mia vita, sta ancora splendendo”. (Madre Teresa di Calcutta)

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Coloro che volessero inviarci le proprie preghiere o volessero chiedere di pregare per una persona a loro cara possono contattarci all’indirizzo: ilfilodellapreghiera@aibi.it



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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