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L’accoglienza è un gesto di misericordia verso coloro che si trovano lontano dalla vita

Nel primo sabato del mese di marzo si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie. Commento e preghiere sono a cura di Vilma e Sergio Barel (Gruppo famiglie Regione Friuli Venezia Giulia).  Prega insieme a noi, sabato 6 marzo alle ore 21.00 su Facebook.

Vangelo secondo Luca (Lc 15,20-32)


E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

Il commento


La parabola del figliol prodigo, o meglio del padre misericordioso, è una delle più note della predicazione di Gesù. Quella festa per il ritorno del fratello che ha dissipato tutte le sostanze del padre non va proprio giù al fratello ubbidiente. Un sopruso ai suoi occhi, una presa in giro. Eppure il Signore ancora una volta ci stupisce perché di fronte a lui il “ritorno al Padre” vale tutto, è la vita che vince sulla morte dell’allontanamento da Lui. In questo quindi la misericordia del Padre è la chiave che apre alla vita contro la morte. L’accoglienza è un gesto di misericordia verso coloro che per le più disparate vicissitudini della loro storia si trovano lontano dalla vita. L’accoglienza contro la cultura dello scarto, come dice Papa Francesco.
Il ritorno alla vita lo vediamo negli occhi dei nostri figli adottivi quando si vedono accolti dal papà e dalla mamma e strappati dal mondo senza speranza in cui si trovano vittime dell’abbandono.

Preghiamo

Nel primo mistero gaudioso ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine

Per tutti noi, perché in questo periodo di pandemia, in cui molte persone si trovano a lottare contro la malattia, si possa rinascere nella misericordia verso chi ha più bisogno, preghiamo.

Nel secondo mistero gaudioso ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta

Per le persone che ci hanno lasciato in questo periodo difficile, perché il Signore le accolga nella sua misericordia, preghiamo.

Nel terzo mistero gaudioso ricordiamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

Per i nostri figli che si incamminano nella vita adulta, perché possano far tesoro della loro esperienza di rinati alla vita e aprirsi agli altri, preghiamo.

Nel quarto mistero gaudioso ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe

Per le nostre famiglie, perché possano essere unite nelle difficoltà, capaci di ripartire nell’attenzione alle persone più deboli che incontrano, preghiamo.

Nel quinto mistero gaudioso ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio

Per tutti coloro che hanno responsabilità di governo, perché siano animati dalla volontà di ridurre le profonde disuguaglianze con azioni di inclusione e di misericordia, preghiamo.

 

Il Rosario per i bambini abbandonati verrà recitato in diretta sulla pagina Facebook ufficiale de La Pietra Scartata domani, sabato 6 marzo alle ore 21. Per seguirlo vi invitiamo a collegarvi attraverso questo link: https://www.facebook.com/lpsLaPietraScartata



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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