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Lampedusa. A centinaia, abbandonati sul molo di un Paese che dovrebbe accoglierli

Da giorni sono ripresi i massicci sbarchi di migranti sull’isola siciliana : i volontari aiutano come possono, ma la situazione è drammatica e in centinaia rimangono sul molo, senza cibo, acqua né servizi igienici


Come riportato da tutti gli organi di stampa, negli ultimi giorni sono ricominciati gli sbarchi sulle coste di Lampedusa. Una situazione che più di tanto non dovrebbe cogliere impreparati, visto che si ripete da anni intorno a questo periodo. Eppure, ancora una volta, le immagini che arrivano dall’isola mostrano centinaia di persone, ammassate sul moto, costrette a trascorrere la notte in condizioni igieniche precarie, senza cibo, acqua né servizi igienici a disposizione.


L’accoglienza, anche se temporanea, va fatta nel migliore dei modi

A riportare la drammatica situazione è il parroco di Lampedusa don Carmelo La Magra, che in una dichiarazione all’Agenzia SIR ha affermato: “Chiediamo che le persone vengano portate via da Lampedusa e ci si organizzi perché non si ripeta ciò che è avvenuto negli ultimi giorni… L’accoglienza, anche se temporanea, va fatta nel migliore dei modi”.

I volontari della parrocchia di San Gerlando e del Comitato “Lampedusa solidale” si sono mobilitati portando acqua, succhi di frutta, cracker e coperte termiche, ma i numeri sono davvero ingenti e difficili da gestire. Il mare mosso, poi, non ha facilitato i trasferimenti via nave e l’hot spot locale di Contrada Imbriacola è sovraffollato 6 volte oltre la capienza.

Don Carmelo non si dà pace per la situazione e per la precarietà a cui sono costretti i migranti: “Siamo sempre con gli occhi aperti,pronti a dare voce quando vengono negati i diritti essenziali – precisa il parroco  a Sir – Ma come al solito le persone migranti sono considerate persone di serie B. Perché se ci fossero stati anche solo cinque persone italiane a dormire sul molo si sarebbe scatenato un caso politico”

Quello che più manca, secondo il parroco, è una politica che non guardi solo alla sicurezza e si limiti a rincorrere la gestione dell’emergenza, ma che miri a un vero soccorso, all’accoglienza e al bene delle persone migranti: “Nessuno propone soluzioni reali. La migrazione viene usato solo come strumento di propaganda politica… Non è stata portata nessuna soluzione ad un fenomeno prevedibile”.

Eppure, come detto, questi picchi di presenza di migranti non sono una sorpresa, ma si ripetono da anni. Così come da anni, una volta finita l’emergenza ci si dimentica di loro e dei morti in mare, senza che si lavori davvero a un meccanismo europeo di salvataggio e accoglienza che funzioni.
Salvo tornare a parlarne alla prossima emergenza.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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