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Kenya. Le mutilazioni genitali femminili: una piaga che non accenna a diminuire, anzi…

“Le MGF minacciano 4 milioni di ragazze ogni anno. Il mondo si è impegnato a porre fine a questa pratica entro il 2030, un obiettivo ambizioso reso ancora più difficile dal nuovo coronavirus”

Margaret ha 15 anni e vive in Kenya.

L’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha portato molti cambiamenti nella sua vita, come in quella di molte altre ragazzine della sua età e di certo non positive.

Con la chiusura delle scuole a causa della pandemia e senza la certezza di quando sarebbero riprese le lezioni, la famiglia di Margaret ha iniziato a pianificare il suo futuro: un matrimonio precoce, combinato, ma prima, si sarebbe dovuta sottoporre all’orribile pratica della mutilazione genitale.

A raccontare la vicenda è il web magazine Reuters della Thomson Reuters Foundation.

 Margaret si è ribellata, non voleva. Il suo desiderio, come quello di tante altre giovani, era quello di continuare a studiare. Così è scappata.

Margaret è stata fortunata, ma quante sono le altre bambine che non riescono a fuggire da un destino così atroce? E il covid di certo non le aiuta..

Con il coronavirus sono aumentate in Africa le ragazze sottoposte a MGF

Dal Kenya, Somalia e Tanzania a est, alla Liberia, Sierra Leone e Nigeria a ovest, la pandemia di covid-19 ha portato ad un aumento delle denunce di ragazze in tutta l’Africa che hanno subito mutilazioni genitali femminili – sottolinea Reuters – Le MGF, che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali femminili, minacciano 4 milioni di ragazze ogni anno. Il mondo si è impegnato a porre fine a questa pratica entro il 2030, un obiettivo ambizioso reso ancora più remoto dal nuovo coronavirus”.

Sono purtroppo molte, in Africa, le famiglie che a causa della pandemia hanno visto peggiorare le proprie condizioni economiche e versano in povertà. Una figlia è così spesso vista come l’unico mezzo per poter risollevare le proprie condizioni finanziarie. Un buon matrimonio vuol dire poter ricevere una dote, ma per potersi sposare, in molte comunità le donne devono sottoporsi a questo rito terribile e doloroso che spesso può comportare anche gravi infezioni e nei casi più gravi anche la morte.

MGF di cosa si tratta?

Sono più di 200 milioni le ragazze e le donne che nel mondo sono state sottoposte a MGF– sottolinea Reuters, una terribile pratica ancora effettuata-  in più di 30 Paesi, in gran parte in Africa, ma anche in parti dell’Asia e del Medio Oriente, e dalle comunità della diaspora in Occidente.

Di solito viene eseguita da tagliatori tradizionali, spesso utilizzando lame o coltelli non sterilizzati, il rituale secolare non ha alcun beneficio per la salute e può portare a una serie di problemi medici, dice l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Le ragazze possono morire dissanguate o morire di infezioni.

Può anche causare complicazioni fatali per il parto.

In Africa e in Medio Oriente, 26 nazioni hanno messo fuori legge le MGF – continua il web magazine– ma la pratica persiste in alcune comunità che credono che favorisca l’accettazione sociale e aumenti le prospettive di matrimonio”.

Uno studio risalente al mese di settembre ha rilevato come i casi di MGF siano aumentati in alcuni Paesi africani tra cui anche il Kenya.

Aiutiamo le bambine del Kenya a costruirsi un futuro migliore!

Nella Contea di Kajiado, in terra Masai, a circa 35 Km da Nairobi, esiste un centro, lo Shelter Children’s Home, che accoglie tra i suoi 138 piccoli ospiti, proprio quelle bambine che hanno subito l’atroce usanza della mutilazione genitale o sono state salvate da matrimoni forzati precoci.

Ai.Bi. dal 2012 supporta il centro affinché i minori accolti possano vivere in un ambiente protetto, frequentare la scuola e ricevere assistenza medica.

Diventa anche tu un sostenitore del centro Shelter Children’s Home. Potrai seguire e accompagnare ogni giorno la vita, i progressi e le difficoltà dei bambini ospiti della struttura e permettere a queste giovani donne di andare a scuola e studiare, costruendo da sole il futuro che desiderano. Grazie a report mensili inoltre sarai costantemente aggiornato sui progressi raggiunti e le difficoltà affrontate.

Attiva un Sostegno a Distanza, bastano 25 euro al mese.

Visita la pagina https://www.aibi.it/ita/adozione-a-distanza/adozione-a-distanza-in-kenya/

#nonlasciamolisoli

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..